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Cattivissime nel mondo Cattivissime nel mondo Da Courtney al Clit-rock anfibi e crani rasati LONDRA. Ha il cranio rasato. Indossa canotte da camionista, pantaloni caki e anfibi. Skin ha 28 anni. E' nera. Inglese. E gay. Leader della band Skunk Anansie, Skin e un'oltranzista del clitrock, il movimento che predica i diritti lesbici al ritmo di una musica dura e oltraggiosa. Poco da spartire con l'omosessualità soft, quasi salottiera, di cantautrici come k.d. lang, Phranc, oppure Me' Shell Ndegé Ocello, l'ultima «scoperta» di Madonna. Piuttosto, una «sorellanza» con le posizioni di una Polly Jean Harvey, musicista raffinata e insieme rabbiosa, votata alla causa femminista; o un'affinità eversiva con storiche punk band americane di sole donne, quali le Riot Grrrls o le Banana Kill, per non dire dell'incontenibile Courtney Love, vedova di Curt Cobain. Icona delle «cattive ragazze» del rock, Courtney è nota, più che per i successi discografici, per le intemperanze e le bizzarrie pubbliche e private; così come Alice Tempie, la rockettara che ha scandalizzato gli States seducendo la splendida modella Rachel Williams, la quale non ha trovato di meglio che posare nuda per «Penthouse» con il nome dell'amata scritto a lettere di fuoco sul florido seno. Dietro a Skin, incalza nei paesi anglosassoni un'inquieta armata di dyke punks (punk lesbiche) con nomi di battaglia suggestivi: da Sister George, autrice dell'album «Drag King» (Il re dei travestiti), a Parasite, fino alla rapper diciannovenne Lippy Lou. E' l'altra metà del Queencore, il punk omosessuale che in Inghilterra dispone ormai di fanzine, programmi tv («Out» su Channel 4) e locali specializzati. Né mancano, tra i sudditi di Elisabetta, band «miste» di gay e lesbiche: Trauma e Children's Hour sono i nomi die ricorrono con maggiore insistenza tra gli esploratori del versante oscuro dell'underground. Intanto, dagli Stati Uniti ai rivano i segnali minacciosi delle Tribe 8 di San Francisco, braccio musicale di una comune di «guerrigliere lesbiche, pro-porno e sadomasochiste», per dirla con parole loro; mentre le loro connazionali Team Dresch cantano orge e sogni erotici con donne sposate, e predicano una società senza uomini al comando. [g.fer.]