Ruba un'auto col bimbo a bordo

E' accaduto a Nichelino: il piccolo dormiva, dopo mezz'ora il ladro si è accorto di lui ed ha abbandonato la vettura E' accaduto a Nichelino: il piccolo dormiva, dopo mezz'ora il ladro si è accorto di lui ed ha abbandonato la vettura Ruba un/auto col bimbo a bordo // papà si era fermato davanti al bar Rapitore per caso. Un ladro d'auto ruba una Regata senza accorgersi di un bimbo addormentato a bordo, e quando scopre l'«intruso» si spaventa e abbandona la vettura. E' accaduto ieri mattina alla periferia di Nichelino. Momenti di angoscia per la famiglia di Angelo Talarico, 33 anni, che si è visto portare via sotto gli occhi l'auto col figlio di 7 anni coricato sul sedile posteriore. Ore 7, piazza delle Alpi, a due passi dal palazzone dove vivono i Talarico. Il piccolo Antonio donne, il padre lascia l'auto in moto e con la portiera aperta per correre nel bar sotto casa a far colazione e comprare una merendina al bambino. Un caffè, due brioches, il conto. Quando esce la Regata non c'è più. Panico: l'uomo si guarda attorno, corre per alcuni metri in cerca del figlio, torna sui suoi passi, chiama il ragazzino. Antonio è scomparso. Il padre intuisce, rientra nel bar a chiedere aiuto. Poi, disperato, citofona al- la moglie Giovanna, di 28 anni, e sviene: «Nostro figlio. L'hanno rapito. Chiama la polizia». L'incubo dura mezz'ora, finché il ladro distratto, in piazza del Fieno a Moncalieri, si accorge del bimbo a bordo guardando lo specchietto retrovisore. Un attimo, e abban¬ dona l'auto. Antonio è impietrito dalla paura, respira ansimando senza neppure il coraggio di aprire bocca per gridare aiuto: lo ritrova poco prima delle 8 uno zio, mobilitato nelle ricerche insieme ai nonni, a una decina di altri parenti, a pattuglie di polizia e carabinieri. Impossibile parlare coi protagonisti della vicenda. Dopo la giornata di terrore si sono barricati in casa e non rispondono neppure al telefono: «E' finita bene, è quello che conta - dicono soltanto -. Di più non c'è niente da raccontare». Non è così: c'è da dire di un ladro che ha sfruttato un'occasione d'oro, un'auto col motore acceso, facilissima da rubare. «Il signor Talarico - racconta Giuseppe Cotturelli, il barista testimone del fatto - viene a far colazione qui ogni mattina: prima accende il motore dell'auto per riscaldarlo, poi entra a bere un caffè, lascian- do la Regata in moto». Anche ieri Angelo Talarico ha rispettato il copione di sempre. Con una variante: il figlio «dimenticato» in auto. Le ricerche sono state frenetiche. L'errore del ladro è stato il primo pensiero, ma si è pensato pure a un maniaco o a uno squilibrato. Poi, dopo la grande paura, lo zio che percorreva borgo Mercato ha notato l'auto in piazza del Fieno: Antonio era coricato sul sedile posteriore, rannicchiato e terrorizzato. Ma, è questo che più conta, senza nemmeno un graffio. Marco Accossato Giuseppe Cotturelli, il proprietario del «Caffè delle Alpi» dove il papà del bambino si è fermato per pochi attimi, prima che un ladro gli rubasse la «Regata» con il piccolo addormentato a bordo

Persone citate: Angelo Talarico, Giuseppe Cotturelli, Marco Accossato Giuseppe, Talarico

Luoghi citati: Moncalieri, Nichelino