Per lira e Borsa la festa continua di Francesco Bullo

Ma i «guru» non sono soddisfatti e aspettano una chiarificazione sul piano politico Ma i «guru» non sono soddisfatti e aspettano una chiarificazione sul piano politico Per lira e Borsa la festa continua «Telefonici» sempre protagonisti in Piazza Affari MILANO. Per lira e Borsa la festa continua, seppure al rallentatore. Nessun «botto» ma piccoli passi, ed è quello che piace ai mercati, soprattutto a quelli internazionali. L'indice Mibtel, dopo aver sfiorato un rialzo dell'uno per cento, si raffredda ma chiude comunque la giornata con il segno positivo (+0,24) mentre la lira consolida le sue posizioni. La giornata in Piazza Affari ha avuto alti e bassi: fiacca in avvio, di poco migliore in seguito, verso metà pomeriggio una fiammata. Più calmo il finale, comunque con un leggero miglioramento. Per la lira è stata la conferma di una «performance» che, secondo molti operatori, suona come un applauso a Dini, sebbene l'andamento sia stato piuttosto altalenante. La mattina è cominciata sotto quota 1090 nei confronti del marco, poi si è tornati sui valori di martedì. Infine, in serata, è giunta da New York la notizia che per un biglietto tedesco ci volevano 1088,75 lire, quotazione di quattro punti migliore rispetto all'apertura del mercato americano. Oggi si potrebbe ripartire più o meno dagli stessi livelli, ma l'attenzione degli operatori, in queste sedute relativamente povere di affari, è tutta focalizzata sull'appuntamento coi prezzi di domani: se dai dati Istat emergerà che l'inflazione ha imboccato una buona china, la lira potrebbe compiere un nuovo sostanzioso balzo in avanti. Ieri, intanto, il dollaro è stato fissato a 1570 lire. Tutto rosa, dunque? Non proprio. In Piazza Affari gli esperti non sono soddisfatti perché di fronte ad una seduta nella quale hanno pesato il positivo andamento della lira e la conferma delle buone posizioni dei Btp, ha fatto da contraltare l'incertezza politica e la raffica di dichiarazioni dei vari leader che non sono certo servite a rasserenare l'orizzonte. Sul mercato, sostengono dalle sale operative, si è mossa essenzialmente la speculazione, molto abile nel giostrare tra azionario e «derivati» attraverso operazioni di arbitraggio. Resta comunque positivo il ritorno degli stranieri, concentrati per lo più sui valori del comparto telefonico che, per buona parte della seduta, hanno fatto da traino ai resto del listino. E proprio i telefonici, già protagonisti nella seduta precedente, hanno continuato a «tener banco». Le Stet chiudono con un +1,60% su 10,3 milioni di pezzi scambiati, le Tim con un +1,46% (quasi tredici milioni di azioni scambiate). Le Telecom, brillanti in avvio, sono poi risultate molto ridimensionate sul finire, fino a toccare un modesto + 0,08 per cento (con oltre 16 milioni di pezzi «incrociati»). Più penalizzate le Sirti, in arretramento dello 0,89 per cento. Per quanto riguarda gli altri titoli guida, nella scuderia Agnelli si sono messe in mostra Ifil (+1,35%) e Ifi privilegio (+1,36%), con progressi superiori al 2% nell'arco della seduta, mentre le Fiat hanno subito una limatura dello 0,12%. Decisamente offerti i titoli De Benedetti, con le Cir in regresso del 2,17% e Olivetti dell'1,7-2% (13,3 milioni di pezzi scambiati contro i 5,4 della seduta precedente). Molto attive, all'insegna della «lettera», le Montedison che accusano una flessione dell'1,02% su 25 milioni di pezzi incrociati (quasi il triplo della seduta precedente) e appesantite sono risultate anche le Ferfin (-1,34%) in attesa dell'Opa che Mediobanca dovrà lanciare. In evidenza le Fondiaria che, su scambi vivaci, hanno messo nel carniere un progresso del 2,42%. Tra i valori del comparto bancario, deboli Mediobanca (-0,05%) e più pesanti le Comit (-1,14%) e, anche ieri, Rolo (-1,03%) mentre migliora la Popolare Milano ( +1 %). Al contrario Bna si lascia alle spalle il 6,95% del suo valore. Francesco Bullo GEN "1 rI' APR MAG GIÙ 1 T LUG AGO 1 1— T SET OTT NOV DIC 96 Il presidente del Consiglio Lamberto Dini piace ai mercati finanziari

Persone citate: Agnelli, Borsa, De Benedetti, Dini, Lamberto Dini

Luoghi citati: Milano, New York