Telefonino manda ko il computer dell'aereo

Allarme sul Napoli-Torino, il pilota costretto a eseguire manualmente la manovra nonostante la fìtta nebbia Allarme sul Napoli-Torino, il pilota costretto a eseguire manualmente la manovra nonostante la fìtta nebbia Telefonino manda ko il computer dell'aereo II segnale disattiva ilpilota automatico in atterraggio TORINO. La paura l'hanno avuta quando non era più il caso di preoccuparsi i 141 passeggeri del volo AZ 3721, proveniente da Catania e Napoli, atterrato all'aeroporto di Caselle alle 22,20 di lunedi. Dopo un atterraggio perfetto, apparentemente normalissimo, prima di salutare con la consueta formula («L'Alitalia sarà lieta di riavervi a bordo ecc. ecc.»), il comandante dell'MD80 Claudio Gervasi ha detto: «Vi comunico che, per un telefonino cellulare acceso, si è staccato il pilota automatico e abbiamo rischiato di non poter atterrare». I passeggeri sono scesi in silenzio, più pallidi di quanto non lo fossero prima dell'annuncio e chi aveva un cellulare ha cercato di nasconderlo. Era accaduto che la ridottissima emissione radio di un telefonino (0,6 watt) aveva interferito con il circuito del pilota automatico che guida l'aereo a terra secondo le indicazioni captate dal sistema per l'atterraggio strumentale (Ils, Instrumental landing system). Il modulo di autodiagnosi aveva rilevato l'irregolarità e, per sicurezza, aveva staccato il pilota automatico. Il comandante Gervasi - che era ormai nella fase finale dell'atterraggio - ha preferito seguire manualmente le indicazioni dell'Ils, indispensabili per la presenza di una fitta nebbia, ed ha seguito il sentiero di discesa che vedeva sul monitor, aggiustando direzione e quota istante per istante. Ma poi ha ritenuto giusto dire all'ignoto passeggero cellularedipendente quanto fosse stato pericoloso il suo comportamento, contrario alle disposizioni date dall'equipaggio all'inizio del volo e note a chiunque utilizzi un aereo: spegnere i telefonini e tutti gli apparecchi con emissioni elettroniche (Cd, walkman, Pc, radio in MF, telecamere). Il pilota avrebbe potuto anche «riattaccare», cioè ' riprendere quota, e ripetere la procedura di atterraggio, ricominciando la discesa dal Vor di Poirino, ovviamente dopo aver chiesto ai passeggeri di spegnere qualsiasi apparecchiatura elettronica avessero con sé. Ma questo avrebbe certamente provocato in qualcuno, più sensibile di altri, un certo panico, soprattutto in relazione al fatto che poco prima di arrivare in vista di Caselle il pilota aveva reso noto che la nebbia sull'aeroporto era «poco sopra il limite consentito per l'atterraggio» e che c'era il rischio di dirottare su un altro scalo (Genova o Milano). Insomma è andato tutto bene, ma quel passeggero alla cui incoscienza è attribuibile questo episodio certamente al prossimo volo seguirà le indicazioni dell'equipaggio. Indicazioni che dal 4 novembre 1995 fanno parte del «Regolamento manuale dell'utente», recepimento di una direttiva Cee del 20 giugno dello stesso anno. Proprio su questa base il procuratore aggiunto presso la Pretura, dott. Raffaele Guariniello, ha deciso di aprire un'inchiesta ed ha ordinato che venga acquisito all'aeroporto di Caselle tutto il materiale sull'atterraggio, compreso il rapporto del pilota e la lista dei passeggeri. Se a disturbare è stata effettivamente una comunicazione (e non il semplice segnale del cellu- lare in stand-by che dà la sua posizione) potrebbe anche essere possibile individuare il responsabile dell'inconveniente. Che rischierebbe forse di essere incriminato addirittura per attentato alla sicurezza del volo. Ieri l'on. Borghezio, della Lega Nord, ha annunciato che presenterà quanto prima una proposta di legge per sanzionare penalmente chi violerà le disposizioni date dagli equipaggi circa le apparecchiature elettroniche e indicherà quali misure di controllo dovranno essere poste in essere per impedire che siano introdotti e usati gadget elettronici a bordo degli aerei. Spiega Andrea Artoni, redattore di «Volare», rivista di aeronautica: «I principali indiziati delle interferenze elettromagnetiche sono sicuramente telefoni cellulari e compact disc, ma se si guarda alle prime e parziali statistiche dell'Icao (International civil aviation organization) si scopre che in dieci anni i circa 100 incidenti e mancati incidenti di questa natura sono attribuibili anche a mangiacassette, computer, radio a MF, walkman, tv, registratori, videocamere ti perfino, in un caso, a una protesi per l'udito. Tutti questi apparecchi emettono frequenze radio anche di bassissima potenza che vengono captate dai cavi che corrono lungo la fusoliera. Questi finiscono per fùngere da antenne e portano i segnali anomali a interagire con gli strumenti». L'avviso di spegnere gli apparecchi elettronici, come le sigarette, non è un vezzo, ma una precisa regola di sicurezza. Gianni Bisio Inchiesta della procura per scoprire a quale passeggero appartenga il cellulare sotto accusa La Lega chiede sanzioni penali ;- pSk»«. . I PUNTI A RISCHIO STRUMENTI CRUSCOTTO VHF 1 2 3 ADF 1 2 HF VOR RA1 2 OME ì 2 APPRADIO RICERCATORE RADiO AD ALTA RADIOFARO RADIO MISURATORE AD ALTA AUTOMATICO FREQUENZA OMNIDIREZIONALE ALTIMETRO DISTANZA FREQUENZA DI DIREZIONE RADAR METEO I ©A HOn USARE A BORDO I TELEFONI CELLULARI. Sono pericolosi peiche emettono segnali modulati di intensità sufficiente pei essere captati dai cablaggi che percorrono in lungo e in largo la struttura dei velivoli e che li conoucono direttamente agli apparecchi di bordo. Provocano rischi anche quando sono in «stand-by» (cioè sono accesi ma non fanno telefonate) perche inviano periodicamente un segnale per farsi localizzare. L'unica soluzione è tenerli spenti. COMPUTER PORTATILI E VIDE0GI0CHI. I computer portatili e i videogiochi elettronici hanno una frequenza di lavoro che a seconda del microprocessore può superare i centoMHz trovandosi cosi pericolosamente vicina alle frequenze su cui operano i dispositivi di radiolocalizzazione (Vor) e le radioassistenze pei l'atterraggio (Ils) i quali trasmettono sulle frequenze da 108.0 A 117 95 MHz. RADIO. Una radiolina transisiui a modulazione ni frequenza ha oscillatori cne emettono onde elettromagnetiche tra i 90 e i 108 MHz fino a cinque metri di distanza Proprio la liberalizzazione delle frequenze radio fu tra ie cause dei primi incidenti ai ptluii automatici degli aerei poiché le frequenze di emissione etano molto vicine alle bande aeronautiche. Sono quindi pericolosissime e asso iutamento non possono essere tenute in attività durante il volo. COMPACT DISC PORTATILI. Un altro oggetto da noi ■ sull'aereo (e che può essere fonte di incidenti o problemi) è il compact disc portatile I compact disc sono aneli essi dotati di oscillatori, che servono a traduire i bit dei dischetto in onde elettromagnetiche da inviare all'amplificatóre e alle cuffie. E il nschio assolutamente oa non sottovalutare è che possano inviare segnali «spuri» agli strumenti di bordo, se si trovano in alcune aiee particolarmente «sensitive». TELECAMERE. Tra gli «indiziati- su cui si e appuntata l'attenzione degli enti per la sicurezza del volo c'è anche la telecamera. Dunque gli esperti consigliano di non utilizzare le telecamere per le riprese a bordo e per riprendere ie immagini di volo. Infatti gli apparati elettronici possono interferire con il loro campo magnetico specialmente se si trovano in alcune zone deli aereo in cui sono installati strumenti elettromagnetici. A CUHA Ul Paolo Querio Un'immagine dell'aeroporto di Caselle, teatro dell'atterraggio disturbato da un telefono cellulare

Persone citate: Andrea Artoni, Borghezio, Claudio Gervasi, Gervasi, Gianni Bisio, Instrumental, Paolo Querio, Raffaele Guariniello

Luoghi citati: Catania, Genova, Hon, Milano, Napoli, Ome, Poirino, Torino