Una medicina per il buonumore

Una medicina per il buonumore Una medicina per il buonumore Preparati sintetici battezzati Vomeroferine Berliner, queste sostanze prive d'odore stimolano l'ipotalamo e quindi il sistema ormonale; secondo la particolare vomeroferina impiegata, si provocano subito le reazioni più varie, con sollievo nei casi d'ansia, disturbi sessuali, alterazioni dell'appetito; si possono anche progettare contraccettivi di tipo nuovo. Se tutto ciò fosse vero, sarebbe la vittoria di chi crede nell'esistenza dei feromoni anche per la nostra specie. Questo termine, coniato premettendo il latino fero (io porto) alle ultime due sillabe della parola ormone, indica una vastissima classe di sostanze che, trasmesse in piccolissime dosi a distanza anche molto grande, provocano cambiamenti fisiologici e di comportamento in altri individui. Sono stati molto studiati i feromoni sessuali di certi insetti parassiti: in Italia le ricerche industriali hanno avuto un esponente di rilievo nel dottor Paolo Piccardi dell'Isagro di Novara. Invece che spargere antiparassitari sulle colture, si può per esempio limitare il numero degl'individui d'una specie dannosa attirando i maschi in trappole che usano come esca il feromone della femmina. Ma torniamo all'uomo. Una decina d'anni fa mi trovavo in una commissione di laurea in chimica, e la tesi verteva sul feromone d'una farfalla. L'introduzione sosteneva che lo studio dei feromoni ha un interesse per tutte le specie animali, uomo compreso. Obiettai: per esseri come noi, in cui la psicologia è così importante, l'attrazione fra un uomo e una donna può ridursi all'effetto d'un messaggero chimico che viaggia nell'aria e ci manda in calore come succede alle farfalle o ai cani? La questione è tuttora dibattuta. Berliner ha pubblicato al¬ cuni suoi risultati, tra cui la registrazione di segnali elettrici emessi dall'organo vomeronasale sotto l'effetto delle vomeroferine. Al contrario, non si registrano risposte dell'organo stesso all'arrivo di sostanze odorose; il che, sempre secondo Berliner, dimostra come l'uomo possieda un sesto senso, del tutto indipendente dall'olfatto anche se basato su ricettori che si trovano all'interno del naso. In Gran Bretagna, Steve van Toller del gruppo di ricerche olfattive presso la Warwick University, spiega tuttavia che, mentre la maggior parte dei mammiferi ha un organo vomeronasale, l'uomo parrebbe non possederlo come vero e proprio organo sensorio. Fra i biologi che studiano lo sviluppo, i più sono dell'idea che ne esista un abbozzo solo nell'embrione. Quanto Berliner sostiene - incalza da Filadelfia Gli acquisti drogati dalla musica

Persone citate: Paolo Piccardi, Toller

Luoghi citati: Filadelfia, Gran Bretagna, Italia