Massacrata a colpi di bastone al cimitero

Quell'inutile omicidio a Manhattan Aveva 57 anni. Esclusa la pista della rapina: accanto alla donna c'era il portafogli con 590 mila lire Massacrata a colpi di bastone al cimitero Novara: giallo sulla morte di una bella e benestante signora BORGOMANERO. Massacrata a bastonate in testa, nella sua auto abbandonata davanti al cimitero con una portiera aperta. Così è stata uccisa, lunedì sera, Maria Poletti, 57 anni, da poco in pensione dopo aver lavorato in una ditta di confezioni. Abita a Cureggio, paese ad una manciata di chilometri da Borgomanero. E sulla fine crudele della donna, sposata e madre di due figli, adesso è mistero. Appartiene ad una famiglia benestante: villa con annesso capannone dove il marito Franco Beccaria ed il figlio maggiore, Ruggero, lavorano come carrozzieri. Un'esistenza tranquilla, agiata, in una zona sana della provincia dove la malavita è fatta di furti, un po' di droga e qualche estorsione perchè qui ci sono i soldi. E tan¬ ti, anche se nessuno ostenta ricchezza. Gli inquirenti, non escludono alcuna pista. Ieri sera, intorno alle 17, la polizia ha ricostruito il delitto. Riportata la Y10 davanti all'ingresso del cimitero, si son resi conto che, a quell'ora, la zona è presocchè deserta. E' ormai buio. L'assassino, o gli assassini, hanno così potuto agire indisturbati. La donna, come ricorda il marito nella sua bella casa, lunedì pomeriggio «era uscita alle 16,45. Doveva andare a trovare un'amica a Borgomanero, poi a prenotarsi per una visita medica. Non ho più saputo niente di lei fino a quando è venuta la polizia a raccontarmi quel che era successo». Tre quarti d'ora più tardi, un giovane che usciva dal cimitero ha notato la portiera aperta della Y 10. Dall'interno provenivano dei rantoli. S'è avvicinato ed ha visto la donna, a terra, fra i sedili, in un lago di sangue. Con la Croce Rossa a tutta velocità all'ospedale di Borgo, poi a Novara, dove i medici hanno tentato un disperato intervento neurochirurgico per ridurre lo sfondamento della base cranica. Non c'è stato niente da fare. La donna è morta poco prima di mezzanotte. E adesso il marito s'interroga: «Perchè l'hanno uccisa? A casa mia non è mai successo niente. E' un delitto feroce, le hanno teso un tranello. Ma perchè non hanno preso anche le 590 mila lire che aveva in tasca? Forse hanno cercato di usarle violenza e lei si sarà ribellata. Ma hanno usato una crudeltà inspiegabi¬ le...» Gli inquirenti, come detto, non escludono alcuna pista. Neppure quella di un maldestro tentativo di sequestro di persona ad opera di qualche balordo e concluso in modo tragico. Questo anche se, sul corpo, non vi sarebbero segni di colluttazione. Adesso cercano di scavare nella vita di una donna ancora bella, gioviale, espansiva. Cercano nelle sue amicizie per trovare qualche indizio. Qualche elemento che possa utilmente indirizzare le indagini. Il mese scorso il marito con la figlia Laura, impiegata di 24 anni, si era allontanato da casa per due settimane. Era stato in Australia per un viaggio. Potrebbe essere accaduto qualcosa, durante quel periodo? «Non credo risponde la cugina Rosanna Bec- caria molto amica della vittima - Ci fosse stato qualche problema Maria si sarebbe confidata e invece m'è parsa normale, tranquilla, come sempre». E la visita al cimitero? «Ci andava sovente perchè lì sono sepolti i suoi genitori. Una visita normale». Renato Ambici La vittima Maria Poletti

Persone citate: Franco Beccaria, Maria Poletti, Renato Ambici, Rosanna Bec

Luoghi citati: Australia, Borgomanero, Cureggio, Novara