«Minigonna? In chiesa è vietata» di Giampiero Maggio

Alcuni abitanti del paesino contestano con un manifesto il decalogo del prete Alcuni abitanti del paesino contestano con un manifesto il decalogo del prete «Minigonna? In chiesa è vietata» //parroco divide Sparone Se possiedi una minigonna, evita di indossarla per andare in chiesa. Stesso discorso per il telefonino: lascialo a casa piuttosto di portartelo dietro rischiando, magari, di sentirlo suonare nel bel mezzo della messa. A Sparone, in Valle Orco, il decalogo apparso sul penultimo bollettino parrocchiale aveva sollevato polemiche a non finire. Tanto che alcuni cittadini come controrisposta al parroco don Carlo Deiro, 77 anni e da 48 ministro della Chiesa in questo piccolo paese di montagna, avevano affisso in vari punti di Sparone un manifesto in segno di protesta. E poco importa se da allora è trascorso più di un mese. Perché il paese è ancora diviso in due e qualcuno, secondo don Carlo Deiro, avrebbe strumentalizzato la faccenda perché vorrebbe che lui se ne andasse da lì. Così, nell'unica piazza di Sparone le opinioni si dividono attorno a quelle dieci regole (che il parroco ha estrapolato da una rivista ecclesiastica). Qualcuno le ha apprezzate e lo difende. Altri gli puntano il dito contro: «E' inutile nasconderlo - ammettono - spesso don Carlo si è dimostrato intollerante verso certi comportamenti che in altre parrocchie non scandalizzano». E ancora: «Che cosa significa non poter mettere i pantaloncini corti per andare in chiesa, che forse non si è degni di Dio?». Oreste Cismondi commenta: «E' un sacerdote vecchia maniera e l'idea di questo decalogo dimostra quanto sia rigoroso su certe cose». E racconta un aneddoto: «Alla fine dei matrimoni non vuole che si getti il riso, anche se gli sposi hanno già incaricato qualcuno per pulire». Per altri, invece, don Carlo ha fatto bene a «imporre» alcune regole ai fedeli: «Là chiesa è un luogo dove ci si incontra per pregare, non è un mercato». Perché è di pessimo gusto procedere con passo pesante quando si entra in chiesa oppure si è in ritardo. Per non parlare dell'offerta in denaro che non deve essere occasione per liberarsi di monete fuori corso. Oppure quando si entra in chiesa e ci si fa il segno della croce con l'acqua benedetta bisogna stare attenti a non spargerla sul pavi¬ mento. E ancora: evitare di dimenticare la borsa sul banco, perché persone con troppo «spirito di raccoglimento» potrebbero approfittarne. E che dire di quando si prega o si canta: il ritmo e il tono vanno mantenuti, perciò se non sei un po' intonato evita di cantare. E' il resto del decalogo che ha tanto fatto discutere. Il parroco si difende: «Qualcu- no lo ha usato per darmi contro, ma io da qui non me ne andrò». In paese si dice che da alcuni anni i giovani si sono allontanati dalla chiesa e che lei, don Carlo, sia troppo severo. «C'è solo un gruppetto che sta cercando di tirarsi dietro una parte della popolazione e vorrebbe che io me ne andassi. In quanto alle regole non ho nulla da rimproverarmi: certi atteggiamenti vanno assolutamente evitati». Dice Luigi Riva: «Effettivamente i giovani che frequentano la parrocchia sono diminuiti, ma le colpe non sono tutte sue». Il sindaco, Valentino Nugai, preferisce glissare sull'argomento: «Devo già pensare alle faccende del mio Comune e non voglio che si verifichi un caso di don Camillo e Peppone anche qui a Sparone». Sulla questione si era mosso anche monsignor Luigi Bettazzi. Qualcuno aveva messo in giro delle voci dicendo che il parroco di Sparone non era stato generoso nei confronti dell'oratorio. «Tutte falsità sbotta don Carlo -, perché quest'anno, tra offerte e denaro della Curia, all'oratorio sono stati destinati diversi milioni. Il vescovo, poi, mi ha anche rassicurato dicendomi di stare tranquillo». E infine: «Da qui sono deciso a non andarmene, a meno che a volerlo non sia il Signore». Giampiero Maggio Don Carlo si difende «Mi attaccano perché vogliono cacciarmi» Alcuni fedeli difendono il vecchio parroco, altri lo criticano Don Carlo Deiro è parroco a Sparone da quasi cinquant'anni

Persone citate: Carlo Deiro, Luigi Bettazzi, Luigi Riva, Oreste Cismondi, Valentino Nugai

Luoghi citati: Sparone