I giudici militari: Priebke deve restare in quella casa di R. Cri.
I giudici militari: Priebke deve restare in quella casa Roma, inutili le proteste degli abitanti del quartiere I giudici militari: Priebke deve restare in quella casa ROMA. Erich Priebke rimarrà agli arresti domiciliari presso l'abitazione del suo procuratore Paolo Giachini, in via Cardinale Sanfelice, nel quartiere Aurelio a Roma. Lo ha deciso con una ordinanza la corte militare d'appello, dopo due ore e mezzo di udienza. Inutili le proteste dei giorni scorsi degli abitanti della zona e dei suoi condomini, indignati e inferociti dalla presenza del «boia delle Fosse Ardeatine». Anche ieri si è svolta una breve manifestazione sotto il palazzo che ospita Priebke. «Abbiamo confermato le precedenti ordinanze emesse da questa stessa Corte», ha dichiarato il vicepresidente della Corte militare d'appello, Giuseppe Monica che ha ribadito che «Priebke rimane agli arresti domiciliari conformemente alle decisioni già a suo tempo adottate». Rispondendo alle domande dei giornalisti che rimarcavano le considerazioni del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, Monica ha risposto che la corte ha valutato «tutte le esigenze limitatamente a quello che è di competenza dell'autorità giudiziaria. Monica ha poi detto che alla corte «non risulta» che vi siano altri appartamenti che possano ospitare l'ex capitano delle SS. L'udienza si è svolta a Palazzo Cesi, sede della Corte militare d'appello, ed ha rischiato di essere aggiornata a causa dell'improvviso malore di uno dei giudici. Ma poi è ripresa e si è conclusa con l'ordinanza: Priebke resta dov'è. Cioè nell'appartamento del suo procuratore, dove è arrivato lo scorso 23 dicembre. Una scelta che aveva suscitato le proteste sia degli inquilini dello stabile che degli abitanti del quartiere. «Questa decisione aumenta la lacerazione e la protesta in atto tra i residenti del quartiere Aurelio che considerano indesiderato l'ex gerarca nazista», ha detto il deputato dei Verdi, Paolo Cento. E Giorgio Mele, senatore pds, ha ribadito: «E' una decisione che considero sbagliata», [r. cri.]
Persone citate: Erich Priebke, Giorgio Mele, Giuseppe Monica, Paolo Cento, Paolo Giachini, Priebke
Luoghi citati: Roma
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