Città in trincea In un anno 36 omicidi di T. A.

Città in trincea Città in trincea In un anno 36 omicidi BARI. E' nel segno dei ragazzini, l'emergenza criminalità a Bari. Dall'inizio dell'anno in Puglia sono stati compiuti 78 omicidi, di cui ben 36 a Bari e provincia. Un'ondata di violenza a volte scatenata da motivi futili, come l'episodio dei giorni scorsi a Biseglie, dove un diciassettenne ha ucciso a coltellate un barista di 21 anni, che lo accusava di avergli rubato il motorino. Altre volte i minorenni entrano nella «guerra di mafia» che combattono i loro parenti, boss riconosciuti ma anche personaggi minori, confinati ai margini della malavita. L'inasprimento delki guerra tra clan, dove i ragazzini sono coinvolti per nascita ma anche per scelta, è l'altra faccia del- l'aumentato numeri di delitti che li vedono protagonisti. Secondo gli inquirenti, il campanello d'allarme è stato il duello del luglio scorso proprio a Bari, dove due ragazzi di 16 e 17 annu si sono affrontati a colpi di pistola in mezzo alla folla, ferendosi a vicenda e colpendo per errore due passanti. Ad agosto viene freddato a colpi di pistola, a pochi passi dal comando di Polizia, il nipote del boss Raffaele Laraspata, il diciottenne Donato Amoruso. Un mese dopo tocca a un nipote di Antonio Capriati, capo di una cosca rivale dei Laraspata: Francesco Martiradonna, 17 anni, viene ucciso a colpi di pistola mentre siede sugli scalini della chiesa di Santa Teresa dei Maschi, nella città vecchia. Poi il 15 dicembre viene ucciso Pietro Cantalice, 25 anni, considerato un affiliato del clan Capriati, anche se da qualche tempo era al di fuori della cosca. I sicari lo raggiungono, forse per una vendetta trasversale, davanti alla sua officina di carrozziere. [t. a.]

Persone citate: Amoruso, Antonio Capriati, Capriati, Francesco Martiradonna, Laraspata, Maschi, Raffaele Laraspata

Luoghi citati: Bari, Cantalice, Puglia