La seconda rivoluzione sessuale dei ragazzi Usa di Andrea Di Robilant

La seconda rivoluzione sessuale dei ragazzi Usa I conservatori protestano: è meglio leggere le opere di Kant che imparare l'uso del vibratore La seconda rivoluzione sessuale dei ragazzi Usa Corsi di laurea, seminari, dibattiti: nei campus è di moda l'eros WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il corso della professoressa Susan Tate all'università della Virginia si chiama Sexuality today (La sessualità oggi). Gli studenti si uniscono in coppie miste e scolpiscono peni e vagine di plastilina. «Se parliamo di cuore, stomaco, gomito senza imbarazzo», spiega la Tate, «dovremmo poter parlare di peni, clitoridi e vagine senza ridere». L'università della Virginia non è un centro accademico alternativo cresciuto sull'estrema frontiera dell'insegnamento. E' una delle università più antiche e tradizionali d'America. E il corso della professoressa Tate è lì a dimostrare fino a che punto il tema della sessualità abbia fatto breccia nell'insegnamento universitario negli Stati Uniti. Fino a pochi anni fa corsi di letteratura, storia, sociologia costruiti attorno al tema della ses- sualità erano relativamente rari - delle curiosità nel menu accademico offerto nelle università americane. Oggi non è più così: lo studio multi-disciplinare della sessualità è in rapida espansione. Tanto che in certe università di prestigio, come la Brown University, gli studenti possono addirittura laurearsi in «Sessualità e società». «Questa è la Seconda rivolu¬ zione sessuale che spazza i campus americani», sentenziava ieri il New York Times - mezzo secolo dopo la Prima rivoluzione scatenata dal professore di biologia Alfred Kinsey con il suo best-seller «Il comportamento sessuale dell'Uomo». La sessualità nell'arte e nella letteratura, le donne e la sessualità, l'omofobia nella società contemporanea, le pratiche sessuali oggi, sessualità e alcol, sessualità repressa - ormai la messe di corsi offerti sui campus americani è abbondantissima. E negli ambienti conservatori criticatissima. Diverse associazioni e lobby culturali denunciano l'effetto inquinante e distruttivo di questi corsi. Dice Roger Kimball, redattore capo del mensile «New Criterion», la rivista che guida D contr'attacco: «C'è qualcosa di disumanizzante in tutta questa vicenda. E poi che spreco! Gli anni universitari sono quattro anni irripetibili. Ed è meglio sfruttarli per imparare i mille usi del vibratore o per leggere Kant?». Ribatte Judith Shapiro, antropologa e presidente di Barnard College: «Questi corsi permettono agli studenti di affrontare gli aspetti fondamentali della nostra società. E in questo senso riflettono la quintessenza dell'insegnamento liberale». Andrea di Robilant II campus di una università americana Il sesso è di nuovo un tema di moda tra gli studenti

Persone citate: Alfred Kinsey, Barnard, Brown, Judith Shapiro, Kant, Roger Kimball, Susan Tate

Luoghi citati: America, Stati Uniti, Usa, Virginia, Washington