«Zedillo l'ipocrita»
«Un popolo armato perché si faccia la guerra mentre il Presidente fa fìnta di negoziare» «Zedillo l'ipocrita» II subcomandante Marcos accusa IL LEADER ZAPATISTA CWE' un piano anti-in" surrezionale ordito dall'esercito federale. Il progetto in questione punta a far degenerare la guerra zapatista in un conflitto fra indios, sfruttando differenze religiose, politiche ed etniche. Per fare questo, l'esercito si è impegnato a rifornire di materiale e di armi (con i fondi della Segreteria dello sviluppo sociale) e ad addestrare militarmente (sotto la direzione di ufficiali dell'armata federale) indios reclutati dal partito rivoluzionario istituzionale (al potere, ndr). Per dare a questi squadroni della morte il tempo di prepararsi, il governo federale ha architettato una strategia parallela di dialogo simulato, che consiste nel condurre trattative senza la benché minima intenzione di applicare gli accordi che ne sortiscono, aumentando nel frattempo la presenza militare nelle zone zapatiste. Il governo dello Stato del Chiapas è stato incaricato di garantire l'impunità dei gruppi paramilitari e di facilitarne le operazioni nelle principali zone ribelli: il Nord, la Selva Lacandona e le alture del Chiapas. Come esempio del suo stile di governo e a riprova della sua «volontà di pace», il pre¬ sidente Ernesto Zedillo ha inviato per diverse vie minacce al subcomandante generale dell'Ezln (il fronte zapatista, ndr) con questo messaggio: «Preferisco passare alla storia come autore della repressione, piuttosto che applicare gli accordi con l'Ezln». E ha mantenuto la promessa. Zedillo passerà davvero alla storia come assassino di indios, le sue mani grondano del sangue di Atenal. La provvidenziale attenzione dei mass-media sul Chiapas e la giusta indignazione dell'opinione pubblica nazionale e internazionale di fronte agli eventi hanno fatto sì che i cervelli di questo crimine giochino ora a scaricabarile lavandosene le mani e promettendo un'inchiesta «a fondo». Non puniranno di certo i responsabili. L'impunità è garantita perché coloro che indagano sul crimine sono le stesse persone che lo hanno architettato. L'Ezln lancia alla società civile nazionale e internazionale e alle organizzazioni indipendenti un appello affinché non si lascino ingannare ed esigano una vera giustizia anziché false apparenze. Subcomandante Marcos Copyright «Liberation» e per l'Italia «La Stampa» «Un popolo armato perché si faccia la guerra mentre il Presidente fa fìnta di negoziare» «subcomandante» Marcos, leader della ribellione zapatista in Messico
Persone citate: Ernesto Zedillo, Subcomandante Marcos, Zedillo
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