Terza guerra mondiale euro stritolato

Fantagiallo sul Financial Times: così gli gnomi della City affonderanno la moneta unica Fantagiallo sul Financial Times: così gli gnomi della City affonderanno la moneta unica Terza guerra mondiale, euro stritolato LA terza guerra mondiale si scatenò alle otto del mattino di lunedì 7 dicembre 1998, 57° anniversario dell'attacco a Pearl Harbor. Dalla sede della Thun und Taxis, potentissima banca d'affari di Basilea, partì, senza alcun preavviso, l'ordine di lanciare, prima da Londra, poi, in successione, da Wall Street, Hong Kong e Tokyo, l'offensiva finanziaria più devastante della storia. L'ordine, per tutti, era uno solo: distruggere a suon di bombe finanziarie (vendite imponenti, nell'ordine di centinaia di irnhardi di dollari, con i futures e altre speculazioni) le monete deboli dell'Europa e così far saltare l'euro, la nuova moneta unica dell'Unione Europea destinata ad esordire il primo gennaio 1999. Prende il via così il giallo di Natale che il «Financial Times» ha ordinato alla sapiente penna di Paul Erdman, una sorta di Ken Follett dell'economia, che vanta alle spalle una robusta carriera finanziaria e alcuni romanzi di successo, a metà tra realtà e fiction sulla finanza ruggente di Wall Street. Ma stavolta la «fantafinanza» non riguarda il passato ma qualcosa che, secondo alcuni gnomi della City, potrebbe avvenire tra non molti mesi quando decollerà la moneta unica dell'Europa. Erdman immagina che, in questi giorni, i governi in crisi del Far East (Indonesia, Malaysia, Thailandia e lo stesso, ricchissimo, sultano del Brunei) riuniscano le residue forze per vendicarsi degli occidentali, colpendoli nel punto più vulnerabile: l'euro. La guida dell'operazione viene affidata a un banchiere in pensione, il tedesco Gerhardt Grossen- OGGI di Guido Ceronetti Nel pericolo, si gode meglio di se stessi. Napoleone whan, un cattivo da manuale, ex giovane nazista, approdato all'Ubs, tempio della finanza svizzera. Il banchiere, assieme all'aiutante cinese, prende contatti con banche inglesi, americane e giapponesi, ovvero con i nemici naturali della moneta europea. Il primo attacco, la mattina del 7 dicembre, stritola la sterlina irlandese, il «ventre molle» dell'euro. Il giorno dopo, però, viene scagliata la vera offensiva, quella contro il franco francese, indebolito dalla politica di riduzione dell'orario (le 35 ore...). Si scatena una battaglia a suon di tassi (quelli francesi salgono al 30 per cento, la Germania fa scendere i suoi a zero) e di attentati (due banchieri alleati a Grossenwhan vengono uccisi dai servizi segreti). Ma alla fine Kohl e Chirac alzano bandiera bianca: l'euro è morto prima di nascere. E sorge il dubbio che, per il «Financial Times», sia questo il finale più lieto... Ugo Bertone Personali in tutto il Nord Italia il prestito che volete senza . muovervi da casa chiedetelo al... CMusimi Ytràa ■ 167-2664861 La TUtlONAU t GfUruirA. Orario continuato dal Lunedi al Sabato dille 8.30 alle 20.30 Chiama subito e scagli il prestito che vuol: DA 3 A 15 MILIONI ANCHE CON FIRMA SÌNGOLA LO RICEVERAI ENTRO 24 ORE Il p re imo è rimbombile con bofecw» posai. Mutui Liquidità uno a I0C >-.uoni FORUS

Persone citate: Chirac, Erdman, Gerhardt Grossen, Guido Ceronetti, Ken Follett, Kohl, Paul Erdman, Thun, Ugo Bertone