Di Bella, consegnate le cartelle cliniche

Alcuni pazienti hanno inviato la documentazione. Nuovo intervento del pretore di Maglie Alcuni pazienti hanno inviato la documentazione. Nuovo intervento del pretore di Maglie Pi Bella/ consegnale le cartelle cliniche INas: «Nessun sequestro» ROMA. Sono arrivate spontaneamente ai carabinieri della sanità le prime cartelle cliniche dei malati di cancro che hanno scelto di curarsi seguendo il metodo Di Bella. Ma il caso è tutt'altro che chiuso: il figlio del professore annuncia nuovi sviluppi sul piano scientifico, il legale sta valutando l'ipotesi di impugnare l'ordinanza del ministro della Sanità Rosy Bindi, l'associazione dei malati respinge qualsiasi forma di imposizione ai danni di chi soffre. La notizia della consegna delle cartelle cliniche arriva direttamonte dai Nas. Il colonnello Gianfranco Dainese ha riferito che una delle prime proviene da Firenze e appartiene a una persone guarita dal tumore. Per il momento, ha proseguito Dainese, i Nas non hanno in programma azioni né hanno messo a punto strategie per raccogliere la documentazione sanitaria. «Si spera - ha detto - che arrivi spontaneamente. L'ordinanza del ministro prevede la consegna, ma non si tratta di un diktat». Il legale del professore contesta l'ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre, che impone appunto al medico modenese e «a tutti coloro che ne sono in possesso» di consegnare le cartelle cliniche. «Stiamo valutando se il provvedimento è costituzionalmente legittimo - dice l'avvocato Enrico Aimi, che tutela gli interessi dello scienziato - e se sussistono (ma ritengo di no) i requisiti di necessità e di urgenza. Inoltre l'ordinanza, a mio giudizio, è in conflitto con i principi della riservatezza e della privacy». Ugualmente critica l'Aiam (Associazione italiana per l'assistenza ai malati neoplastici): «Soltanto i pazienti sono legittimati a decidere delle loro cartelle cliniche». L'associazione rileva inoltre che «a fronte di una commissione formata da scienziati al di sopra di ogni sospetto», l'Aiam «non avrà alcun problema a fornire la più ampia e incondizionata collaborazione». Il presidente del Codacons Carlo Rienzi propone una commissione internazionale che valuti la documentazione della cura Di Bella affiancando, senza sostituire, il lavoro della Commissione unica del farmaco. Il pretore di Maghe, Carlo Madaro, ha intanto emesso un nuovo provvedimento, il terzo nel giro di pochi giorni, con il quale ordina alla Asl 2 di Maghe di somministrare a un malato di tumore i farmaci prescritti da Di Bella. Il provvedimento del magistrato è stato preso in favore di un paziente di 78 anni, di Taviano, affetto da tumore al polmone. Analoghi provvedimenti d'urgenza erano stati adottati alcuni giorni fa dal pretore di Maghe a favore di un bambino e di una donna. [t. a.] Il professor Luigi Di Bella

Persone citate: Carlo Madaro, Carlo Rienzi, Dainese, Di Bella, Enrico Aimi, Gianfranco Dainese, Luigi Di Bella, Rosy Bindi

Luoghi citati: Firenze, Roma, Taviano