LA MARCIA IN PIÙ DEL PAESE di Alfredo Recanatesi

La Finanziaria approvata definitivamente. Ieri la protesta dei camion-lumaca non ha creato problemi LA MARCIA IN PIÙ' DEL PAESE IL tasso di sconto è stato finalmente ridotto nel giorno in cui il Parlamento ha approvato la legge finanziaria ed in cui l'inflazione è riuscita ancora una volta a stupire con dati, quelli di dicembre, migliori di quelli previsti. Lasciando da parte le polemiche sulla tempestività della decisione e sulle perplessità che il governatore Fazio ha nutrito e ancora nutre sulle prospettive per i prossimi mesi - possibili sussulti del processo di integrazione monetaria europea dovuti alla delicatissima situazione politica tedesca, incertezze politiche di casa nostra, rivendicazioni contrattuali al limite della compatibilità, capitali che potrebbero essere tentati di prendere la via dell'estero -, la riduzione decisa ieri si iscrive comunque in un processo di assestamento dei tassi di interesse dal quale può e deve venire per l'intera economia italiana una sostanziale spinta in più per recuperare il terreno perso rispetto agli altri sistemi economici europei. Nel mondo di oggi le prospettive dell'economia coinvolgono ed accomunano tutti i Paesi; o almeno tutti quelli maggiormente sviluppati. L'andamento dell'economia di ciascuno dipende sempre più da quello dell'economia di tutti gli altri; la crescente integrazione finanziaria, commerciale e tecnologica esclude per tutti la possibilità di comportamenti isolati che si distinguano in misura significativa dalla media. Per tutti, tranne che per l'Italia. L'Italia, infatti, ha una marcia in più da poter sfruttare ai fini della crescita economica, e questa marcia in più Alfredo Recanatesi CONTINUA A PAG. 15 SETTIMA COLONNA

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