Strategia in quattro mosse per ottenere il massimo

Strategia in quattro mosse per ottenere il massimo Strategia in quattro mosse per ottenere il massimo NON ve la sentite di scommettere sui fondi azionari? Anche con gli obbligazionari si può guadagnare bene. Ma non è detto che siano fondi privi di rischio: anzi... BTP& FUTURES Il fondo obbligazionario che ha ottenuto il miglior risultato nell'ultimo anno è Oasi Btp risk (della Deutsche Bank) con +21,68% e si tratta di un prodotto, come dice il nome, molto rischioso: investe sui Btp future e sui titoli di Stato a lungo termine (decennali e trentennali) facendo arbitraggio e trading, cioè comprando e vendendo per cercare di guadagnare sfruttando l'andamento dei tassi d'interesse. Ma, in realtà, Oasi Btp risk è un fondo per investitori istituzionali, dato che il minimo per entrare è di 5 miliardi: in sostanza, l'unico modo per comprare un prodotto di questo tipo è, eventualmente, tramite una grande gestione patrimoniale che investa in fondi. BUONI BILANCIATI Chi non dispone di somme miliardarie e, senza avere accesso alle gestioni patrimoniali, vuole comunque diversificare, può esaminare anche i fondi bilan- Li v ^^^^^^^^^ ciati. In particolare, come si vede nelle tabelle, tra i bilanciati italiani si possono notare due fondi che nell'ultimo anno vantano performance superiori al 30%, negli ultimi tre anni guadagnano oltre il 50% e negli ultimi cinque anni hanno più che raddoppiato il capitale andando nettamente sopra il 100%: si tratta di Ing Sviluppo Portfolio (collocato dai promotori finanziari del gruppo olandese Ing) che in cinque anni vanta + 145,49% e di Carifondo Libra (venduto agli sportelli della Cariplo e di altre casse di risparmio e banche locali) che nello stesso periodo ha ottenuto + 116,59%. PRUDENZA Se invece volete rimanere nel comparto dei fondi obbligazionari, quello che abbina meglio alto rendimento e rischio contenuto è Aureo rendita (venduto agli sportelli delle Casse rurali e artigiane) che nell'ultimo anno ha reso l'I 1,55%, puntando in particolare sui titoli di Stato a lungo termine. Per chi, invece, non vuole rischiare neppure un po', la scelta più prudente rimane quella dei fondi monetari (ufficialmente sono chiamati «obbligazionari Italia a breve termine»). .CRESCITA IL RISPARMIATORE RICERCA UNA CRESCITA | DEL CAPITALE NEL MEDIO-LUNGO TERMINE" ATTRAVERSO UN'ESPOSIZIONE ì STRUTTURALE Al MERCATI AZIONARI i E OBBLIGAZIONARI, MIRATA A COGLIERE LE OPPORTUNITÀ' DEI MERCATI INTERNAZIONALI, ANCHE SE VARIANO DI MOLTO ! I RISULTATI FQMD1 MONETARI FOND! OBBUGAZJONARI ITALIA ,5% fONDIOBBLIGAZIONARI 3S% FONDIAZIONARI ■iJSTIRI . ■ SEMPLICE PARCHEGGIO Sono sempre più strumenti di servizio: servono per parcheggiare la liquidità per un breve periodo. Con i tassi così bassi non bisogna aspettarsi grandi rendimenti in futuro, e anche il 5,34% di performance media dell'ultimo anno sarà difficilmente replicabile. E questo anche se i monetari riusciranno probabilmente a dare qualcosa più dei Bot, che oggi rendono in tasca ai risparmiatori nettamente meno del 5%. INFORMAZIONI Tra i «Bot people» alla ricerca del rendimento perduto, dunque, entra prepotentemente il rischio: compreso quello di sbagliare. Chi può essere sicuro, per esempio, che oggi è il momento giusto per passare dall'obbligazionario al" Bilanciato, oppure per uscire dall'azionario americano ed entrare in un fondo europeo? Insomma, meglio andarci piano con gli «switch», ovvero i passaggi tra fondi che investono su diversi mercati: il rischio di sbagliare può annullare il rendimento. Anche perché in molti casi gli switch hanno un costo e spesso il risparmiatore non ha la cultura finanziaria né le informazioni necessarie per entrare o uscire dall'investimento proprio nel momento giusto. LUNGO PERIODO Dunque, anche nel caso degli switch, attenzione ai rischi: i guadagni maggiori li fa chi riesce a gestire l'investimento ottimizzando i passaggi da un mercato all'altro, perciò possono funzionare le gestioni di fondi. Ma è un risultato già difficile da raggiungere per il professionista del settore, e ancora più arduo per il singolo investitore. Perciò i fondi non sono l'ideale per chi punta a guadagnare col sistema «mordi e fuggi» mentre sono adatti soprattutto a chi vuole aumentare il proprio capitale sul medio-lungo periodo. CONTI DOPO UN ANNO L'ideale, per investire nei fondi, è farlo senza preoccuparsi ogni giorno se la Borsa sale o scende: i conti è meglio farli dopo almeno un anno. Ma, detti i rischi, quali sono i vantaggi principali dei fondi comuni d'investimento? ACQUISTO DEL SERVIZIO Chi acquista un fondo compra un servizio professionale che permette di: — risparmiare tempo rispetto alla necessità di seguire quotidianamente i propri investimenti — diversificare come non potrebbe fare neppure chi dispone di grandi patrimoni — controllare i costi evitando di venire «tosati» come avviene per esempio con le commissioni del 5% a volte trattenute ai risparmiatori che comprano azioni sui mercati esteri. VALUTE Altra opportunità che offrono i fondi: la diversificazione in valute estere limitando il rischio di cambio. Per esempio, chi specula seguendo le oscillazioni del superdollaro può rimetterci abbastanza facilmente, invece un fondo obbligazionario che investe in bond americani può essere tenuto in portafoglio senza preoccuparsi troppo delle oscillazioni della moneta Usa. Ma ecco, infine, quattro mosse che possono aiutare a orientarsi meglio nella scelta di un fondo comune. 1) NON ECCITARSI I rendimenti sono importanti, e la prima cosa da fare è verificare la performance, cioè il guadagno realizzato dal fondo in passato. Ma non bisogna eccitarsi se il risultato è ottimo, perché non è proiettabile in ogni caso sul futuro. Certo, la performance è indicativa dell'abilità del gestore: difficilmente chi ha avuto rendimenti poco brillanti fino a ieri potrà darvi delle soddisfazioni domani. NESSUNA ILLUSIONE Va scartato chi ha deluso in passato, ma nello stesso tempo non è il caso di illudersi se il rendimento del fondo è molto alto: potrebbe essere frutto di circostanze irripetibili. Attenti, quindi, a non farsi abbagliare dai rendimenti realizzati dai fondi comuni d'investimento: l'errore più diffuso tra i risparmiatori è comprare un fondo sulla base dei risultati del passato, nella convinzione che si ripeteranno in futuro, invece a volte accade esattamente il contrario. 2) STABILITA' Oltre alla performance, occorre badare anche alla stabilità dei risultati. Certo, sottoscrivendo un fondo sarete sempre soggetti agli alti e bassi dei mercati finanziari: ma i gestori più abili riescono a limitare questo tipo di rischio. Va considerato non solo il rendimento, ma anche la stabilità della quotazione. Un dato spesso trascurato, ma in realtà importantissimo per il risparmiatore: perché se un fondo è poco stabile, con quotazioni soggette a continui alti e bassi, si rischia sovente di comprarlo nel momento sbagliato, cioè quando è al massimo, e poi, magari, rivenderlo quando la quota è a un valore inferiore. 3) CONFRONTO SUI COSTI Bisogna ricordarsi anche di confrontare i costi dei diversi fondi. Infatti, sovente, chi vende il fondo non mette in rilievo l'incidenza delle commissioni d'entrata, specie se sono alte. Quindi, l'acquisto di un fondo comune va sempre valutato tenendo conto dei costi: sia sui versamenti in unica soluzione, che di solito prevedono minimi da 1 a 5 milioni di lire e spesso richiedono, se l'importo è limitato, commissioni persino superiori al 5% del capitale investito, e specialmente sui Pac, piani d'accumulo del capitale (cui si può aderire anche con sole 100 mila lire al mese) che in molti casi prevedono commissioni che superano anche il 30% sui primi 12 versamenti. SWITCH Anche nel passaggio da un fondo all'altro (chiamato «switch» in gergo tecnico) vanno sempre valutati i costi: sia quelli della singola operazione, sia le eventuali commissioni d'ingresso pagate al fondo in cui si è iniziato l'investimento. Per chi ama le scelte più sofisticate ci sono i fondi esteri autorizzati in Italia e le Sicav (società d'investimento a capitale variabile) con i loro numerosi comparti e la possibilità per il risparmiatore di spostarsi a piacimento da un tipo d'investimento a un altro: ma anche in questo caso, occhio ai costi che sono spesso superiori a quelli dei fondi italiani. 4) IMPEGNI Ultimo consiglio: attenzione a evitare i fondi bugiardi. Se comprate un monetario italiano, non dovete ritrovarvi con un gestore che invece punta sull'estero; se scegliete un azionario internazionale, state attenti che il fondo non sia in realtà pieno di Bot... Il fondo è uno strumento per stare sul mercato che preferisce il risparmiatore, in Italia o all'estero: se quel determinato mercato va bene, anche il fondo darà soddisfazioni di conseguenza. DANNI CONTENUTI Invece se il mercato dovesse andare male, con il fondo si possono solo limitare i danni. Molti risparmiatori hanno comprato in banca i fondi obbligazionari nei primi mesi di quest'anno convinti di ottenere ancora rendimenti di oltre il 10%, come nel '96, e adesso sono arrabbiati perché si accorgono che non sarà così. Insomma, senza aspettarvi miracoli dai gestori, scegliete fondi che rispettano le promesse d'investimento fatte ai risparmiatori.

Persone citate: Libra

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