SENTIERI D'ARTE

SENTIERI D'ARTE SENTIERI D'ARTE La pinacoteca dei secoli, in giro per il mondo CCENTRICITA' dell'editoria d'arte: quest'anno, come sempre a quest'epoca, si ripropone una scelta vastissima di monografie, rivestite per l'occasione natalizia di belle illustrazioni e di cofanetti, e dedicate ad artisti, architetti antichi e moderni, cicli figurativi, opere variamente collegate fra loro per ragioni di autografia, di tema, o di collocazione storica e ambientale. Quest'anno però, c'è anche una curiosa sorpresa: un libro e il suo doppio, proposto da due editori diversi, ma uscito a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, sullo stesso, stessissimo argomento e con i medesimi obiettivi: risollevare da un colpevole oblio un capolavoro del nostro patrimonio pittorico, peraltro noto solo agli specialisti, presentandolo con una campagna fotografica d'eccezione, realizzata appositamente. Lotto. La cappella Suardi di Trescore è il nome dato dalla Electa al volume redatto da Peter Humfrey, Carlo Pirovano e Mauro Lucco. Lorenzo Lotto. L'oratorio Suardi a Trescore è il titolo scelto dall'autrice Francesca Cortesi Bosco per l'editrice Skira. Le due case editrici dichiarano di avere da tempo e per prm.j programmato l'uscita del loro volume, per caso avvenuta contemporaneamente, ribadendo ognuna la propria buona fede. Per la cronaca, l'editore Skira, che da tre anni gode di una nuova sede milanese, si avvale di ex redattori e funzionari Electa: vorrà dire qualcosa? Nell'attesa di sciogliere il dilemma possiamo dilettarci con le deliziose figurette dipinte da Lotto. Per la scelta della pubblicazione, sempre per la cronaca, il volume Electa consta di 352 pagine per L. 160.000, mentre Skira offre 160 pagine per modiche L. 100.000. Stravaganze dell'editoria d'arte. GONZAI jEZ-PALAGIOS DA COCO CHANEL Al , BERNINI Lf AMICO Mario Spagnol ha raccolto per Longanesi i saggi rigorosi e geniali di Alvar Gonzalez-Palacios sulle arti decorative e di arredamento europee e sui ricordi e giudizi di frequentazione nel mondo internazionale di storici dell'arte e di collezionisti-animatori (L'armadio delle meraviglie, Longanesi, pp. 256 + 59 tav., L. 49.000). In una nota, il cubano approdato giovanissimo a Firenze fra Berenson e Longhi («erano nati per amarsi, non per capirsi, e sappiamo bene che quando l'amore non si accompagna alla comprensione sboccia inevitabilmente nell'odio, nella lite, nello straniamento»), a Roma fra Briganti, Zeri, Praz, rivede e giudica se stesso con la stessa disincantata lucidità dei ritratti altrui: «Vari decenni fa venni in Italia non ancora ventenne... sono sempre rimasto in Italia fra dubbi tradimenti e qualche fuga occasionale ma senza portare a compimento ciò che intendevo allora fare». Understatement di chi è capace di partire dall'appartamento di lacca nera e specchi di Coco Chanel per parlare del genio del Bernini anche nel disegnare mobili per Luigi XIV e di comprendere Napoleone attraverso i mobili Impero; di dichiarare negli unici due ritratti di piena umanità il suo amore per Giuliano Briganti per la sua libertà di pensiero, «qualità rarissima in un Paese come il nostro dove ogni cosa deve essere sempre divisa (è Goethe a indicarlo) fra Dio e il Diavolo», e per Mario Praz perché aveva compreso e chiarito meglio di tutti il rapporto dell'Italia e dell'Inghilterra con l'Europa, Marco Rosei ANTOLOGIE Lo stile di Gombrich e il gusto nei secoli Lf OCCASIONE ideale per avvicinarsi alla scrittura piana e sempre lucida ed emozionante di uno dei grandi umanisti del nostro secolo, Ernst H. Gombrich, è data dal volume Sentieri verso l'arte (pp. 620, L. 75.000), una scelta antologica dei suoi testi chiave curata dallo stesso storico e conoscitore d'arte per l'editore Leonardo: l'enigma dello stile, illusione e arte, le teorie estetiche di Freud, l'interpretazione delle immagini, problemi di metodo, l'uso dell'arte nello studio dei simboli, sono alcuni dei numerosi temi trattati. Un nuovo capitolo nella riflessione sulla storia del gusto, da sempre il tema privilegiato da Francis Haskell: Le immagini della storia (Einaudi, pp. 445, L. 180.000) parla di opere, artisti, collezionisti, antiquari, studiosi e committenti, dal 500 e 600 a Burkhardt e Huizinga, in un continuo gioco di rimandi fra discipline diverse. AFFRESCHI Pontormo a San Lorenzo, la Firenze di Cosimo I Ametà strada fra storia dell'arte, storia politica e storia religiosa e culturale si muove il denso saggio di Massimo Firpo dedicato ad un'opera oggi purtroppo perduta: Gli affreschi di Pontormo a San Lorenzo (Einaudi, pp. 446, L. 65.000). Il libro consente all'autore di ricostruire il clima culturale e politico nella Firenze di Cosimo I e ridiscutere le critiche di Vasari, dettate soprattutto da ragioni ideologiche e religiose. RUSSIA E MESSICO Avanguardie, donne, sogni superstizioni, rivoluzione DUE volumi dedicati ad altrettanti momenti dell'arte del '900, relativamente poco frequentati dalla critica: Artisti delle sturai cubofuturisti anticipano le macchine teatrali del costruttivismo. Messico, donne, sogni e superstizioni sono i protagonisti dell'arte messicana della rivoluzione, alla quale è dedicato il catalogo ampiamente illustrato Passione per la vita, uscito in occasione della omonima mostra napoletana (Leonardo, pp. 237, Sip). I testi sono di Miguel Angel Corzo, Maurizio Calvesi, Mario Sartor, Alessandra Borghese e documentano la produzione di tutto il secolo, da Rivera a Orozco, da Frida Kahlo a Cortazar. CONTEMPORANEA Tendenze di cinquantanni e l'identità del critico PEB leggere il contemporaneo, due libri, diversi per impostazione ma entrambi dedicati alla produzione artistica più recente: Capire l'arte contemporanea è scritto da Angela Vettese, critico del «Sole 24 Ore», e fornisce una mappa chiara e sufficientemente «facile» di tendenze, avanguardie e movimenti dell'ultimo cinquantennio (Allemandi, pp. 327, L. 50.000); Come studiare l'arte contemporanea di Enrico Crispolti, critico militante e docente a Siena, organizza il libro in sei lezioni dedicate alle questioni di metodo, riflettendo espressamente sull'identità attuale del critico d'arte, sull'utilità del confronto con gli artisti, sul rapporto fra storiografia e critica (Donzelli, pp. 180, L. 35.000). DAL'300 AL'900 Metamorfosi italiane in cinquecento opere UNA sfida al mercato e anche un po' una provocazione nei confronti di una pubblicistica talmente specializzata da apparire inutilmente maniacale: La pittura italiana è un'ideale galoppata attraverso sette secoli di capolavori, dal Trecento al Novecento, che scheda 500 opere d'arte, scelte all'interno del nostro immenso patrimonio. A cura di Stefano Zuffi, il volume rilegato e illustrato interamente a colori costa eccezionalmente poco: L. 49.000 per 397 pagine. Un fantastico museo ideale è racchiuso nel grande libro, curato da un'equipe di specialisti internazionali, che intende censire tutti i maggiori capolavori di ogni periodo e cultura, i classici della pittura, della scultura, dell'architettura, senza dimenticare le infinite forme di «arte minore»: Arte Storia universale (AA. W., Leonardo, pp. 719, L. 120.000). A ZIGZAG I fiamminghi, la stagione di Federico il, i partenopei UNA ricca monografia in tre tomi sull'arte fiamminga e olandese esce da Electa nel quadro del piano editoriale dedicato alla pittura in Europa e previsto in 15 tomi complessivi. L'intero percorso de La pittura nei Paesi Bassi è ricostruito, dalla più1 antica tradizione romanica sfila scoperta della pittura 'ad olio, dal Rinascimento alle poètiche barocche, fino all'800 e al 900, sotto la direzione di Bert Meijer, direttore dell'Istituto Olandese di Storia dell'Arte di Firenze (pp. 900, L. 420.000). L'editore Donzelli inaugura un'ampia ricerca sulle vicende storico-artistiche del Mezzogiorno d'Italia, la prima e più completa dedicata al territorio che ha visto nascere e prosperare i normanni e gli angioini, gli aragonesi e i bòrboni: Storia dell'arte nell'Italia meridionale di Francesco Abbate prevede tre volumi, il primo descrive il periodo dai longobardi agli svevi, dagli emirati arabi alla brillante stagione di Federico n (pp. 278, L. 60.000). Altrettanto seria e completa è l'indagine condotta dal docente a Salerno, Mario Alberto Pavone, sui Pittori napoletani del primo Settecento (Liguori, pp. 587, L. 130.000). Sfruttando le fonti e i documenti d'archivio, l'autore ricostruisce le vicende di Giordano, Solimena, De Mura e dei loro allievi, amplia i loro profili biografici e definisce i rapporti spesso complessi con la committenza. DISEGNO L'amante-modella di Hayez e il tempo perduto di Proust DUE libri, particolarmente sofisticati, hanno per tema privilegiato il disegno. Arte e passioni nella Milano romantica: è il sottotitolo al bel libro Allemandi che ci svela un Hayez privato riproducendo i disegni erotici del grande pittore romantico che si autoritrae in compagnia di una sensualissima modella e amante (pp. 110, L. 80.000). Fra mondanità e vita privata milanese, scene d'atelier e languidi baci, il testo di Fernando Mazzocca fa da colto contrappunto alle curatissime riproduzioni. Inusuale e certamente apprezzato in questo tempo di doni natalizi sarà Marcel Proust. A la recherche du temps perdu con le tavole di Giovanni Fanelli (Publied, L. 48.000). Brani tratti dai capolavori di Proust, presentati in lingua originale e con testo anche italiano e inglese, servono da motivo ispiratore per una serie di calligrafici disegni vagamente giapponesizzanti realizzati da Fanelli, noto studioso di grafica contemporanea. Con una nota di Attilio Brilli. NATURA MORTA Dal XVII al XVIII secolo, dalle Fiandre all'Italia Lt INGANNO degli occhi, la funzione dell'illusione, i legami fra pittura e spettatore, le bizzarrie e le stravaganze della visione. Questo ed altro nel bel repertorio di immagini illusionistiche dipinte con la tecnica altamente virtuosistica de II trompe-l'oeil (a cura di Patrick Mauriès, Leonardo, pp. 320, L. 180.000). Il libro ricostruisce la storia e la fortuna critica di questo genere pittorico presentandone gli esemplari più significativi dall'antichità fino al XX secolo. Sempre nell'ambito degli studi dedicati ai generi pittorici Rizzoli avanguardie russe, di Enrica Torelli Landini (Mondadori, pp. 168, L. 39.000) è un libro fittamente illustrato in bianco e nero con documenti spesso inediti. Speciale e non scontata è l'attenzione posta, oltre che alle opere, agli artisti colti nella loro vita quotidiana, durante le lezioni nelle scuole d'arte, o nell'ambito dell'intensa vita teatrale dell'epoca, dove scenografie e co- La pinzatrice: e come tenere sulla scrivania un fossile proveniente dalla città inferiore di Metropolis, o ahi Tempi Moderni di Chaplin. Un antenato metallico della vipera propone Natura in posa, un saggio ricco di illustrazioni sulla grande stagione della natura morta europea lungo il XVII e XVHI secolo. Claus Grimm è autore del capitolo su Fiandre, Olanda, Germania, il nostro Marco Rosei analizza la natura morta italiana, Michel e Fabrice Fare firmano il capitolo sulla Francia, Juan Antonio Gaya Nuno quello sulla Spagna (pp. 191, L. 98.000). ROMANTICISMO La febbre di Géricault cosi classica, così trasgressiva ANCORA due bei volumi di argomento pittorico. Alfredo De Paz torna ad interpretare la cultura del romanticismo europeo con una monografia su Géricault - La febbre dell'arte e della vita (Liguori, pp. 423, L. 80.000). Un grande maestro del moderno, in equilibrio fra i due poh" storici della dialettica figurativa: l'aspirazione, nonostante tutto, alla classicità e la spinta verso la trasgressione. 'i di fr è l gL'artista di fronte a se stesso è al centro del saggio di Alberto Boatto Narciso infranto - L'autoritratto moderno da Goya a Warhol (Laterza, pp. 210, L. 40.000). GRANDI MOSTRE Barocco romano, magie praghesi, visioni svizzere, galanterie PER chi si è perso l'occasione di visitare le grandi mostre degli ultimi mesi, e per coloro che rinunciano volentieri a code estenuanti preferendo una più lenta riflessione sulle cose d'arte attraverso la lettura, i cataloghi sono ormai diventati degli oggetti di grande suggestione oltre che spesso degli strumenti di studio ampiamente adeguati. Fra i tanti, ci sono sembrati più belli Matisse - La révélation m'est venue de l'Orient (Artificio, sip) che, proseguendo una tradizione di studi critici sui rapporti fra l'arte del nostro secolo e le arti primitive e orientali, evidenzia il ruolo centrale di Matisse, inventore di odalische e di colori vibranti di luce. Heinrich Fussli e la sua produzione visionaria e allucinata al servizio di opere a soggetto shakespeariano: l'artista svizzero, fra i maggiori esponenti del primo Romanticismo, dà forma ai suoi incubi con una serie di figure inquietanti e terribili (Electa, pp. 240, L. 80.000). Pietro da Cortona, protagonista del barocco romano, è ricordato in occasione del quarto centenario della nascita, da una serie di manifestazioni nella sua città. H catalogo ricostruisce puntualmente la lunga carriera di frescante e architetto fra i più geniali ed esuberanti della stagione seicentesca (Electa, pp. 350, L. 80.000), Rodolfo H e Praga è l'importante volume realizzato in occasione della mostra sicuramente più importante della passata stagione, costituendo la prima completa monografia dedicata all'imperatore, mecenate, collezionista d'arte saturnino e un po' mago, vissuto a cavallo fra '500 e '600 (Skira, pp. 804, L. 140.000). Sempre nel segno di Praga, il magnifico catalogo I segni dell'arte. H Cinquecento da Praga a Cremona presenta una preziosa antologia di disegni inediti dalle raccolte di Boemia e Moravia, insieme ad altri fogli provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche europee (a cura di Giulio Bora e Maria Zlatohlavek, Leonardo, pp. 540, L. 110.000). Sul viaggio in Italia, un vero e proprio fenomeno di costume europeo, la più aggiornata monografia illustrata è Grand Tour - H fascino dell'Italia nel XVTTI secolo, prefata da Francis Haskell, con saggi di Cesare De Seta, John Ingamells, Ilaria Bignamini (Skira, pp. 352, L. 100.000). Un tocco di frivolezza per concludere con Galanterie - Oggetti di piacere e di lusso nell'Europa fra Settecento e Ottocento, un trionfo di tabacchiere, bastoni, orologi, miniature, ventagli, arredi preziosi fra influenze francesi e delicato gusto decorativo, in una Napoli di estenuata raffinatezza. La mostra è in corso a Napoli, al Museo Duca di Martina fino ad aprile '98, il catalogo Electa (pp. 300, L. 120.000) è a cura di Katia Fiorentino, Paola Giusti, Silvana Musella Guida. A cura di Maria Laura Della Croce L'ASCESA DI UN TARTUFO MUSULMANO IN un momento in cui una conoscenza senza pregiudizi della civiltà islamica è diventata indispensabile per l'Occidente, consiglierei un insolito, raffinato romanzo storico pubblicato da Giunti (che ultimamente sembra puntare molto su questo genere). Zayni Barakat Storia del Gran Censore della dttà del Cairo, dell'egiziano Gamal Ghitani (pp. 279, L 28.000), è ambientato nell'Islam decadente del tardo Medioevo, nell'Egitto dei mamelucchi sul pùnto di soccombere all'Invasione ottomana. Attraverso i punti di vista contrastanti d'un viaggiatore veneziano, degli studenti di una scuola islamica, del capo della polizia segreta del sultano assistiamo all'ascesa irresistibile d'un Tartufo musulmano, capace di aprirsi la strada fino ai vertici del potere con unzione, ipocrisia e crudeltà, e soprattutto con una modernissima capacità di sedurre le masse e assicurarsene l'applauso. Sotto questo Egitto medievale si può intravedere l'Egitto di Nasser alla vigilia della guerra dei Sei Giorni. Identico il contrasto fra l'ottimismo ufficiale del regime e i disastri militari che si profilano all'orizzonte, accuratamente tenuti nascosti al popolo dalla propaganda governativa; identico il dima di paura che regna nelle strade del Cairo, dove ogni venditore d'acqua e carrube può essere una spia e dove, ogni tanto, qualcuno che ha parlato troppo sparisce senza lasciare traccia. Ma l'autore preferisce sottolineare che vicende dei genere possono verificarsi ovunque, anche al di fuori dell'universo islamico, «ieri, oggi, domani». IL FANTASMA DI DIO SI AGGIRA PER L'EUROPA FILOSOFO è storico delle idee polacco, Kolakowski insegna da molti anni a Oxford e a Chicago. Quest'anno ha vinto in Italia, per l'insieme della sua opera, il premio Nonino. In Se non esiste Dio (Il Mulino, pp. 210, L 18.000), quest'ardito pensatore, che non ha nessuna soggezione degli schemi preconcetti, s'interroga sul Dio che ha nutrito di sé tanta parte della coscienza europea attraverso i secoli, sia sul versante dei credenti, che su quello dei laici, o dei semplicemente perplessi. Egli si chiede attraverso quali strade si può arrivare a saggiarne l'esistenza o, all'opposto, si può tentare di dimostrarne l'improponibilità. E ne ravvisa tre, che hanno parimenti attraversato la coscienza dei migliori intelletti d'Europa: la via della Ragione, quella dell'Eros, quella (e ciò è davvero sorprendente e geniale) della sconfitta. Dio può essere, per il s) o per il no, quello degli instancabili ragionatori; o quello dei mistici, che lo percepiscono attraverso il desiderio, in quell'area privilegiata d'esperienza che è l'estasi; ma può essere, soprattutto, affermato o negato dagli sconfitti dell'esistenza. Sono costoro - osserva Kolakowski - quanti hanno patito dalla vita le più cocenti delusioni, coloro che considerano di portare addosso, nel proprio corpo vile, ferite immedicabili e sono convinti che siano state loro inflitte ingiustamente. La domanda di queste migliaia e migliaia di umiliati e offesi è la seguente: «Come può esistere Dio, se esiste il Male?». Ebbene, nel formulare questa domanda, essi lo hanno, paradossalmente, quasi trovato. Guido Davlco Bonino