Blair stretto d'assedio per i tagli ai disabili

Il premier: vado avanti ma con gradualità Il premier: vado avanti ma con gradualità Blair stretto d'assedio per i tagli ai disabili Incidenti davanti a Downing Street Lanci di vernice rossa, alcuni fermi LONDRA. Vernice rossa contro i cancelli di Downing Street: i disabili protestano contro il governo laborista che vuole tagliare i sussidi di invalidità. «Il sangue di Blair» è la didascalia sul selciato che conduce alla residenza del primo ministro. «Tony, Tony, vergognati», hanno intonato prima di buttarsi giù dalle sedie a rotelle. E' arrivata la polizia e ha tagliato le manette di quelli che si erano incatenati ai cancelli. Chi si rifiutava di muoversi è stato portato in commissariato. La rabbia dei disabili non sembra guastare il Natale di Blair, che definisce «insensata» l'insinuazione secondo cui il giro di vite ai sussidi si scontri con la sua fede cristiana. Con un articolo sul «Daily Mail» per difendere «i cambiamenti, che sono sempre duri», il primo ministro si è mosso per contenere i danni provocati da una lettera riservata del ministro della Pubblica Istruzione, David Blunkett, pubblicata da un giornale domenicale. Blunkett, che è cieco, si diceva «preoccupato per i tagli a quei disabili che non possono lavorare o possono solo trovare un lavoro pagato poco». Ma secondo «Evening Standard», il ministero della Sicurezza sociale è in possesso di statistiche che dimostrerebbero come dieci miliardi di sterline (30 mila miliardi di lire), pari al 40 per cento del totale dei sussidi di invalidità, vadano a finire in case con un reddito superiore alla media. Su questa cifra, 3 miliardi e mezzo di sterline (10 mila e 500 miliardi di lire) andrebbero a quel 25 per cento di famiglie con il reddito più alto del Paese, che guadagnano cioè oltre 20 mila sterline l'anno (oltre 60 milioni di lire). E' facile prevedere che questi numeri, che dovrebbero essere resi pubblici tra un mese, saranno l'arma più affilata di Blair. Mentre le congetture sulle proposte del governo si fanno più cupe, Blair assicura: «Nessun disabile o persona in difficoltà rimarrà senza sussidio». Ma non lascia dubbi sulla sua intenzione di andare avanti con la riforma dello Stato sociale. «I cambiamenti saranno introdotti con sensibilità: me ne faccio garante», dice. Ma dimostranti davanti a Downing Street, che fanno parte dei Disabled People's Direct Action Network, non ne sono convinti. [m. c. b.] La protesta dei disabili a Downing St.

Persone citate: Blunkett, David Blunkett

Luoghi citati: Londra