Crack Bersano, in appello condanne ridotte

Alla fine degli Anni 80 le finanziarie da lui controllate ingannarono migliaia di risparmiatori Alla fine degli Anni 80 le finanziarie da lui controllate ingannarono migliaia di risparmiatori Crack Bersano, in appello condanne ridotte Ora partono le cause civili sui 180 miliardi spariti Si è concluso anche il processo d'appello per il crack Bersano, così detto dal cognome del suo «capostipite», quell'Aldo Bersano, creatore della rete di società fiduciarie e operative che, sul far degli Anni 80, prosciugarono 180 miliardi affidati loro da migliaia di risparmiatori, sparsi soprattutto nella provincia torinese. Il barone Roberto Casana ha risarcito 500 milioni ai creditori di Ah, Afi e Valori Immobiliari (le società operative), rappresentati dall'aw. Rossa, e 800 milioni al comitato di piccoli risparmiatori difeso dagli avvocati Volante e Balosso. E, anche con la revoca di quelle parti civili, ha ottenuto dalla quarta corte d'appello una riduzione di pena: 5 anni di carcere, di cui 2 condonati, la sua condanna. La sentenza «ingloba» anche il patteggiamento di fronte al tribunale milanese per il preocesso collaterale per la bancarotta della finanziaria Velafin, cassaforte del gruppo Bersano. A Casana, ora, resta da affrontare la causa civile con i fiducianti di Ifc, esposti per 53 miliardi e rappresentati dall'avvocato Forchino. Oggetto del contendere: un grande immobile di via Po, sotto sequestro. Le altre condanne, anch'esse ridotte: 4 anni per Mario Dei; 3 anni e 4 mesi per Felice Vinati. In primo grado erano stati inflitti loro rispettivamente 6 anni e 5 anni. Conferma invece della sentenza del tribunale contro cui si era appellato l'imputato minore Fe- derico Baudo. Assolti Guido Berton ed Edoardo Razore. Una curiosità: il commercialista bresciano Vinati, nelle more di questi processi, si è fatto notare per aver tentato di incassare da un ufficio Iva 14 miliardi di crediti d'imposta fittizi. Seconda curiosità: Dei, braccio destro di Casana, è stato condannato a pagare una provvi¬ sionale (risarcimento immediatamente esecutivo) di 2 miliardi ai curatori di alcune società fallite. Terza curiosità: Dei non possiede beni al sole. Ultima curiosità: per Bersano si è concluso quasi tutto per il meglio, da tempo. Ha scontato sei mesi di carcere e non ha risarcito una lira. Per lui, resta il processo Velafin. I finanziere Aldo Bersano