Mediobanca, oggi superconsiglio

La banca d'affari e le Generali esaminano la vicenda Agf e l'Opa per Amb La banca d'affari e le Generali esaminano la vicenda Agf e l'Opa per Amb Mediobanca, oggi superconsiglio Ma forse Braggiotti non verrà sostituito MILANO. Sulla rottura tra i vertici di Mediobanca e Gerardo Braggiotti, e la conseguente uscita del segretario generale da via Filodrammatici, il primo giudizio lo darà stamane la Borsa. Poi è possibile che di quanto è avvenuto si parli nel comitato esecutivo di Mediobanca, fissato sempre per oggi. Anche se l'argomento non è certo iscritto nell'agenda della riunione, alla quale parteciperanno il presidente Francesco Cingano e il vicepresidente Antoine Bernheim, Luigi Fausti (Comit) e Cesare Geronzi (Bancaroma), Egidio Giuseppe Bruno (Credit) e Wolfgang Graebner (Bhf). E naturalmente l'amministratore delegato Vincenzo Maranghi, l'uomo che ha vissuto in prima persona lo scontro con Braggiotti e che, dal braccio di ferro, è uscito vincente. A quarantotto ore dalla rottura nessun segnale ufficiale sulla tempesta ai vertici trapela. Mediobanca mantiene come al solito una linea di estremo riserbo. Tuttavia appare ormai chiaro che Gerardo Braggiotti (il quale ha già lasciato Milano per le vacanze nei Caraibi) è stato inesso nelle condizioni di lasciare gli incarichi e l'istituto. Il chiarimento di venerdì con Maranghi era a senso unico e prevedeva un solo finale: la sua uscita da Mediobanca. Spiega una fonte di Mediobanca «La convivenza era diventata impossibile. Braggiotti è un bravo professionista, ma non è idoneo a essere all'interno di una struttura che ha le sue regole. Maranghi e lui erano ormai su due binari divergenti». Chi sostituirà Baggiotti? Forse per il momento nessuno, poi certamente un «interno», come del resto era «interno» lo stesso Braggiotti, cresciuto alla scuola del «maestro» Maranghi. e poi, come spesso avviene, entrato col maestro in rotta di collisione. L'ex allievo che se ne va lascia nei vari servizi molti giovani: alla Tesoreria, Capital market e Consorzi i vicedirettori centrali Walter Bonucci, Saverio Vinci, Matteo Arpe e Roberto Notarbartolo; al Credito Edoardo Lecaldano che aveva sostituito Francesco Molone, uscito in giugno; alle Partecipazioni Renato Pagliaro, subentrato quando Maurizio Romiti aveva lasciato per andare alla guida di Hpi. Nel comitato esecutivo di Mediobanca si parlerà invece quasi sicuramente della battaglia di Generali su Agf e dell'intesa raggiunta con Allianz. Non a caso, sempre oggi nel primo pomeriggio, è convocato a Milano un consiglio straordinario delle Generali per esaminare i termini dell'accordo con i tedeschi prima delle firma. Il consiglio rifarà i conti sull'impegno finanziario necessario per acquistare il controllo di Amb e di alcune attività di Athena. A sua volta il comitato Mediobanca potrebbe discutere di un eventuale aumento di capitale, nel caso lo ritenesse necessario per coprire la parte che le compete nelle operazioni sul capitale della compagnia triestina, nella quale ha una partecipazione del 12,36%. Ieri, intanto, fonti della tedesca Amb hanno dichiarato che «da un punto di vista generale, può ben prefigurarsi una partnership con le Generali», aggiungendo di essere in attesa dei particolari dell'Opa che Generali dovrà lanciare sulla maggioranza del capitale. E' questione di giorni. tv. s.] Lo scontro con Maranghi L'ex segretario generale è già all'estero Le dimissioni stamane all'esame della Borsa Ai vertici dell'istituto nessuno vuole parlare

Luoghi citati: Agf, Generali, Milano