«Al-Fayed paghi per Diana»

«Il suo albergo fornì auto e chauffeur, è lui responsabile della tragedia» LONDRA «Il suo albergo fornì auto e chauffeur, è lui responsabile della tragedia» «Al-Foyed paghi per Diana» Lo cita in giudizio la famiglia di Lady D LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sono tempi grami per Mohamed al-Fayed: il tragico incidente dell'Alma, in cui morirono quasi quattro mesi fa suo figlio Dodi e la principessa Diana, potrebbe costargli una fortuna. Un giornale inglese - il «Sunday Times» - gli fa già i conti in tasca: come minimo 8 milioni di sterline, 24 miliardi di lire; ma la cifra potrebbe diventare astronomica, toccando i 30 milioni di sterline che sarebbero quasi 90 miliardi di lire. Forse abbastanza, se non saranno le polizze d'assicurazione a coprire tutto, per mandare in rovina il miliardario egiziano. Che di indennizzi si debba parlare in tempi ormai stretti pare inevitabile. Nei giorni scorsi la madre e la sorella di Diana, esecutrici testamentarie, si sono costituite parte civile al processo che ci sarà in Francia; e questa è la prima mossa per una causa civile. Questa scatterà nei confronti dell'Hotel Ritz e del suo proprietario al-Fayed se, come è probabile, la responsabilità dell'incidente sarà attribuita a Henri Paul:-il capo della sicurezza dell'hotel che quella notte si mise al volante della Mercedes pur avendo bevuto qualche bicchierino di troppo. Al-Fayed può essere citato in giudizio come datore di lavoro di Paul. «Se un albergo fornisce auto e autista osserva una fonte vicina alla famiglia di Diana - i passeggeri hanno il ragionevole diritto di aspettarsi che siano entrambi adatti al compito». I conti sono presto fatti, anche se mettere un prezzo sulla vita di una principessa non è cosa facile. Gh 8 milioni di sterline sono le tasse di successione che i principini William e Harry dovranno pagare sull'eredità, valutata attorno ai 21 milioni di sterline (62 miliardi di lire). Ma già qualcuno osserva che gli 8 milioni, se Diana non fosse morta e li avesse investiti oculatamente nei prossimi trent'anni, sarebbero diventati almeno 30 milioni. Tanto basta per indurre la madre di Diana, già scossa dalla pubblicazione su «Paris-Match» dell'«ultima intervista» alla principessa, a lanciare un appello alla stampa inglese, chiedendo «pace e silenzio» nel periodo natalizio dopo «le troppe speculazioni» degli ultimi giorni. «Questo Natale sarà difficile per gli adorati figli, William e Harry, per la famiglia e per gli amici co- me lo sarà per tutte le famiglie che hanno recentemente sofferto un lutto», ha scritto Frances Shand Kydd: «Chiedo, a nome della famiglia di Diana, che i media ci lascino pace e silenzio». E' stata forse la mossa giusta; perché carta stampata e televisione hanno riportato Diana di stretta attualità. Non solo per l'indennizzo miliardario che Mohamed al-Fayed dovrà forse pagare. La Bbc ha mandato in onda ieri sera un profilo della «principessa della gente». Il «Mail on Sunday» ha pubblicato la notizia che al-Fayed rischia la perdita del prestigioso titolo di «fornitore della real casa»: non per una scelta di Elisabetta direttamente legata alla vicenda di Diana, ma semplicemente perché la regina - secondo fonti di palazzo - si serve raramente nei magazzini Harrod's e non vorrebbe più sponsorizzarli. Non è tutto. Il «News of the World» rivela che, nel testamento di Diana, ci sono 50 mila sterline (quasi 150 milioni di lire) per Paul Burrell: maggiordomo, ma anche confidente e valido sostegno nei momenti difficili, l'uomo che si sta ora occupando dello smantellamento dell'appartamento che la principessa occupava a Kensington Palace. E un altro tabloid domenicale, il «People», riferiva ieri che una delle medium frequentemente consultate dalla principessa, Rita Rogers, aveva predetto il tragico incidente dell'Alma. «Pericolo, attenzione a un'auto e a un tunnel», avrebbe detto a Dodi tre settimane prima. Ma sostenerlo a cose accadute è sempre facile. [f. gal.] Diana e Dodi nella loro vacanza a Saint-Tropez e (a destra) il padre di Dodi Mohamed al-Fayed

Persone citate: Dodi Mohamed, Fayed, Frances Shand Kydd, Henri Paul, Paul Burrell, Rita Rogers

Luoghi citati: Francia, Londra