L'ultimo saluto a Vittorino Bondaz

Cordoglio in Valle per la morte nei giorni scorsi di due grandi uomini politici del passato Cordoglio in Valle per la morte nei giorni scorsi di due grandi uomini politici del passato L'ultimo saluto a Vittorino Bondaz AOSTA. Era l'I 1 dicembre 1948 quando Vittorino Bondaz cominciava la sua carriera politica, nel consiglio del Comitato di liberazione nazionale, subentrando ad Ernesto Page, in rappresentanza della democrazia cristiana. Erano i primi passi nell'impegno pubblico di un uomo che ha lasciato un grande segno nel mondo politico e sociale valdostano. Grande quindi il cordoglio in tutta la regione alla notizia della sua morte. Vittorino Bondaz, che aveva 92 anni, è morto mercoledì, a quasi cinquantanni da quella data che ha segnato il suo ingresso in politica. Venerdì i funerali, in una chiesa di Sant'Orso colma di autorità, colleghi, amici e persone che hanno voluto testimoniare la stima di cui Bondaz ha goduto durante tutta la sua vita. Giovedì la camera ardente nell'atrio dell'aula consiliare, al primo piano del palazzo regionale. Sulla bara il cappello d'alpino, come aveva più volte chiesto lui stesso al figlio Gianni. Dopo l'esperienza del consi¬ glio del Cln, Bondaz è stato protagonista di tre legislature. Fece parte del Consiglio regionale dal 1949 al 1963, eletto nelle liste della democrazia cristiana. Dal maggio del '49 al luglio del '54 fu anche presidente dell'assemblea. E dal dicembre dello stesso anno, fino al giugno del '59 ricoprì il ruolo di presidente della giunta regionale. Accanto all'intesa attività di politico Bondaz seguì sempre con cura anche la professione di avvocato, soprattutto come civilista. Due le lauree conseguite. Oltre a quella in Giurisprudenza, anche in Scienze Politiche, forse per la sua grande passione e il rispetto per le ideologie. Capitano degli alpini, Vittorino Bondaz fu uno dei primi presidenti della sezione della Valle d'Aosta dell'associazione nazionale alpini. Un mondo quello dell'esercito a cui rimase affettivamente sempre molto legato. E a portare la bara e a «vegliarla» nella camera ardente sono stati proprio gli alpini, schierati anche durante il funerale, [sa. b.] Vittorino Bondaz cominciò la sua carriera politica alla fine del 1948 entrando a far parte del consiglio del Comitato di liberazione nazionale