Svincolo aperto, 5 anni di ritardo

La «bretella» tra l'autostrada con la statale 27 del Gran San Bernardo La «bretella» tra l'autostrada con la statale 27 del Gran San Bernardo Svincolo aperto, 5 anni di ritardo / lavori sono costati oltre 60 miliardi AOSTA. Collegamenti internazionali più rapidi e viabilità più «snella» sulle strade della Valle d'Aosta. E' stato inaugurato venerdì ed è già in funzione lo svincolo che collega direttamente la statale 27 del Gran San Bernardo con la barriera dell'autostrada per Torino e per il Monte Bianco. Il collegamento è nella zona collinare di Aosta, in frazione Signayes, a fianco dell'Hotel «Lo Charaban», a pochi metri dal bivio per le frazioni Excenex e Planet. Adesso, il traffico dalla Svizzera per Torino oppure per il Monte Bianco potrà evitare il centro di Aosta, alleggerendo così il capoluogo regionale da un volume di passaggi piuttosto rilevante e, soprattutto, evitando le lunghe code che semrpe si formano al semaforo dell'ospedale. Inoltre, chi arriva da Torino a dal Monte Bianco ed è diretto verso il Tunnel del Gran San Bernardo evita allo stesso modo di passare in città. L'opera si presenta con criteri ingegneristici di avanguardia, con un ardito ed elegante viadotto sul torrente Buthier e con un tunnel di quasi 5 chilometri, il più lungo al mondo con tre corsie per ogni senso di marcia. In tutto il raccordo è di quasi 6 chilometri. Era stato previsto in occasione delle Colombiadi, le manifestazioni in onore di Cristoforo Colombo a Genova nel 1992; il ritardo è stato causato da vicissitudini giudiziarie e dal cambiamento (in senso molto più restrittivo) di molte disposizioni sulla sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il transito nelle gallerie. Lo svincolo, pur utilissimo e molto apprezzato dagli automobilisti, non rappresenta ancora la soluzione definitiva del collegamento con la statale 27. E' in via di realizzazione ancora un tratto di strada che permetterà a chi arriva dal Gran San Bernardo di accedere al raccordo più a monte, al confi¬ ne con il Comune di Gignod, in frazione Variney. Il problema del tratto definitivo (quello appunto in costruzione) ha richiesto più tempo per via delle polemiche sul possibile abbattimento della cascina «La Faverge», che invece è rimasta al suo posto pe ria fiera opposizione della famiglia che vi abita e di molti residenti della zona. L'apertura del nuovo svincolo (costato più di 60 miliardi) segue di poco la messa in funzione delle nuove barriere che formano il «nodo» di raccordo tra i due Tunnel (Monte Bianco e Gran San Bernardo) e il capoluogo regionale. Da segnalare ancora che poche settimane fa è stato anche aperto un nuovo tratto della statale 27 a Etroubles, che evita il transito all'interno del piccolo villaggio di Echevennoz e, soprattutto, elimina il pericoloso tratto di curve e controcurve nella zona (oltretutto soggetta a smottamenti) prima dell'ingresso in paese e anche prima del ponte sul torrente Artanavaz. [b. bas.] Un'immagine dello svincolo autostradale per la statale 27 del Gran San Bernardo, che è stato inaugurato venerdì