La Nato: «Per favore, non fateci attentati»

la Nato: «Per favore, non fateci attentati» EX JUGOSLAVIA «Arrestare i criminali è nostro dovere, non cedete al desiderio di vendetta». Domani arriva Clinton la Nato: «Per favore, non fateci attentati» Bosnia, annuncio a pagamento della Sfor dopo la cattura di ricercati ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO «Avviso ufficiale - Dichiarazione alla stampa. Nelle prime ore del 18 dicembre le forze della Sfor hanno arrestato due persone accusate di crimini di guerra. Gli arresti sono diretti contro i criminali di guerra conosciuti, identificati e accusati, e non contro i vostri soldati che si sono battuti cori onore e coraggio. I cittadini onesti della Bosnia Erzegovina non hanno di che aver paura». Firmato Sfor, forze dell'Onu e della Nato stazionate in Bosnia, l'insolito annuncio a tutta pagina è apparso su alcuni quotidiani croati all'indomani dell'azione dei soldati olandesi che a Vitez, in Bosnia centrale, hanno arrestato Vlatko Kupreskic e Anto Furundzija. I due croato bosniaci che si trovano sulla Usta degli incriminati del tribunale internazionale per i crimim di guerra in ex Jugoslavia, sono già stati trasferiti all'Aia. Nel messaggio della Nato vengono spiegati i dettagli dell'azione: «Vlatko Kupreskic ha aperto per primo il fuoco contro i soldati della Sfor con un fucile AK-47. I soldati hanno risposto al fuoco. Lui è rimasto ferito ed è fuori pericolo. Questi arresti contribuiscono all'applicazione degli accordi di pace. Ma la cosa più importante: gli inviti alla violenza come risposta a questi arresti non sono nel vostro interesse. La violenza non è una soluzione». Non era mai successo che le unità internazionali in Bosnia usassero un annuncio a pagamento per «giustificare» la loro attività. Uno dei motivi potrebbe essere l'inaspettata liberazione di tre detenuti croato-bosniaci, Marinko Katava, Pero Skopljak e Ivan Santic, da parte del tribunale internazionale dell'Aia. I tre accusati dalla Corte di crimini di guerra contro i civili musulmani si sono consegnati spontaneamente lo scorso settembre, ma sono stati scagionati per mancanza di prove. E' stata scagionata anche ;una quarta persona nel frattempo deceduta. «Siamo la prova che anche gli innocenti possono finire davanti al tribunale», hanno dichiarato al riéntro a casa, mentre i loro avvocati annunciano che chiederanno un salatissimo indennizzo. I legali hanno manifestato l'intenzione di citare le Nazioni Unite davanti al Tribunale di Stra¬ sburgo per i Diritti dell'Uomo. L'ultima azione delle forze della Nato non è stata apprezzata dai croati di Bosnia, che rimproverano ai soldati della Sfor di non aver mai fatto niente per arrestare i due più grandi criminali di guerra; l'ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic e il generale Ratko Mladic, comandante in capo delle milizie serbe. Sarà per l'imminente visita in Bosnia del presidente Clinton che ha confermato che i soldati americani rimarranno oltre la scadenza prevista, sarà per le recenti critiche del presidente del tribunale internazionale dell'Aia Louise Arbour ai soldati francesi «nelle cui vicinanze i criminali di guerra possono stare tranquilli», ma negli ultimi giorni la Sfor si è messa in azione. Nella notte tra venerdì e sabato la polizia internazionale e i soldati della Nato hanno bloccato e perquisito l'ex sede del quartier generale dell'esercito bosniaco a Sarajevo, portando via casse di documenti e videonastri. Il tutto senza spiegazioni ufficiali. Ingrid Badiirina

Persone citate: Clinton, Ingrid Badiirina, Ivan Santic, Louise Arbour, Marinko Katava, Pero Skopljak, Radovan Karadzic, Ratko Mladic, Vitez

Luoghi citati: Bosnia, Jugoslavia, Sarajevo, Stra, Zagabria