Gli autonomi bocciano l'intesa sui 57 unni

3 Sulla previdenza si decide oggi. Le Poste potranno vendere anche i biglietti del treno Gli autonomi bocciano Pintesu sui 57 unni Passa l'addizionale Irpef, tagli al personale scuola ROMA. All'apparenza quello sulle pensioni degli autonomi sembra uno dei compromessi di cui la storia parlamentare, non solo in Italia, è piena: un po' meno tagli alle spese, un po' più di tasse. E' invece assai dubbio che vada davvero a danno dei contribuenti il salvataggio del diritto fin qui goduto da artigiani e commercianti, di andare in pensione a 57 anni fino al 2000. Il governo sostiene che ha rifatto i conti sul gettito dell'Irap, e l'elargizione è compensata; ma i dettagli mancano, e i dubbi dei tecnici sull'Irap sono casomai che incassi meno del previsto. E' probabile che il deficit '98 aumenti di un paio di centinaia di miliardi. L'accordo dell'altra notte sembra tuttavia aver raggiunto il suo scopo politico, quello di pacificare la maggioranza e di togliere spunti alle opposizioni. Le associazioni di categoria degli autonomi non sono soddisfatte; però le componenti moderate dell'Ulivo, che sono state le più disponibili verso di loro, valutano che per il momento più di così non si può ottenere. «Non c'è più margine», ha detto il segretario del ppi, Franco Marini, ai capi della Confesercenti. All'ala opposta Fausto Bertinotti, contento di aver fatto attenuare il blocco delle pensioni per gli insegnanti (ne andranno in pensione nel '98 15 mila invece di 10 mila), dichiara che si tratta di «un buon accordo». Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi ha ceduto ottenendo in cambio che la «finestra» per il pensionamento sia ritardata ad ottobre. Da un punto di vista tecnico, gli autonomi andranno in pensione a 57 anni e 10 mesi, che non è molto meno di 58. Oggi si vedrà se l'intesa regge. Forza Italia teqmoo mota conferma gli emendamenti per ridurre allo 0,5%, dallo 0,8%, l'aumento dei contributi previdenziali a carico di artigiani e commercianti; anche la Lega conferma i suoi. E' questo, sull'articolo 52 del disegno di legge collegato, l'ultimo scoglio che rimane per la legge finanziaria '98. Non sembra aver molto influito sulla posizione del Polo la scelta del governo di accettare un suo suggerimento importante: impiegare i risparmi sulla spesa per interessi nel '98 al fine di ridurre la pressione fiscale nel '99. La formula adottata è prudente: il risparmio riscontrato sarà «impiegato prioritariamente per la riduzione del prelievo tributario sui redditi» in subordine agli «obiettivi di finanza pubblica necessari per l'unione europea». A sorpresa il Tesoro ha presentato un emendamento che attua, dopo sole 24 ore, un suggerimento del Fondo monetario: eUminare dal conteggio dei «residui passivi» le somme che vi sono iscritte impropriamente. Un momento di tensione c'era stato in mattinata sulle norme che coinvolgono gli enti locali nel rispetto dei criteri di bilancio necessari alla moneta unica («patto di stabilità»). Vi si stabilisce che in caso di emergenza saranno sospesi tutti i pagamenti. Il Polo ha posto il problema degli effetti devastanti sulle imprese fornitrici. L'articolo è stato attenuato con una clausola per evitare «danni patrimoniali» alle imprese. Tra le disposizioni approvate ieri, una delle più curiose consentirà alle Poste di vendere direttamente i valori bollati e, se vogliono, a"che i biglietti delle lotterie e i biglietti del treno. E' passata ieri anche l'addizionale facoltativa sull'Irpef a vantaggio dei Comuni, dal '99; il ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini ha voluto precisare che sono stati i Comuni a chiederla. Accogliendo anni 0 .000 ui nel le Iradini ie, tir avuna proposta della Lega, si è introdotto l'«accertamento con adesione» (simile a quello che un tempo si chiamava concordato) anche per i tributi locali. Lungo la giornata, in centinaia di votazioni durante le quali per la prima volta è mancato in aula il numero legale - sono stati approvati tra l'altro i nuovi criteri per il bollo auto, che si accompagnano all'abolizione del bollo sulla patente, e diverse norme importanti per l'amministrazione statale. Sarà ridotto del 3% entro il '99 il personale della scuola; nuove norme sulle università dovranno contenere i costi per il personale; partirà un nuovo piano di lotta ai falsi invalidi con 100.000 controlli, [s. 1.] Anche le Università ridurranno gli organici Parte un nuovo piano contro i falsi invalidi (100 mila i controlli) Una protesta dei Tir A destra il presidente della Confartigianato Ivano Spalanzani

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Fausto Bertinotti, Franco Bassanini, Franco Marini, Ivano Spalanzani

Luoghi citati: Italia, Roma