Gli specchi magrittiani

Gli specchi magrittiani Nuovo surrealismo a Losanna Gli specchi magrittiani 1| LOSANNA / IDEA è buona: Lo specchio vivente, l'immagine ghiacciata, speculare che si anima, che si fa viva, autonoma come il Don 1 Chisciotte, che si ribella all'imperio del suo autore Cervantes. E sarebbe davvero bello, un giorno, poter assistere ad una mostra seria sul rapporto perturbante tra lo specchio e l'arte. Questa, organizzata a Losanna e legata soprattutto al ricco fondo del Museo, parte da un'icona primaria, da un'autorità assoluta quale quella di Magritte. O meglio, dalla sua teoria quanto mai concettuale, ma dipinta, del significante (la parola «pipa») che si stacca dal significato (dipinto di una «vera» pipa) creando sublimi effetti borghesiani di sfasamento o duplicazione. Che, così diceva di sé, non voleva che illustrare, dipingere con laboriosa minuzia il labirinto del pensiero e i suoi paradossi: anche se continuava a ripetere provocatorio: «La mia pittura non vuol esprimere alcuna idea». Semmai la dissidenza, l'erranza delle idee. Che però hanno seminato l'immaginario pittorico di tutto il mondo, come dimostra appunto la mostra (con un utile cataloghino) che è dedicato ad alcuni suoi discepoli ideali e new-surreali. Come il giocoliere ottico Markus Raetz, il belga Broodthaers, che ha voluto spingere ancora oltre, più paradossalmente e cinicamente il dissidio tra le cose e la loro denominazione e l'americano Bruce Nauman, che giocando con l'immagine mobile e specchiata e fotografata del proprio corpo ha indubbiamente fondato un suo cosmo. [m. vali.] Le miroir vivant Museo di Belle Arti, Losanna Aperta sino all'I I gennaio Orario da martedì a domenica 11 Ingresso 8 franchi

Persone citate: Broodthaers, Bruce Nauman, Cervantes, Magritte, Markus Raetz

Luoghi citati: Losanna