Il bilancio '97 delle new entry

Il bilancio '97 delle new entry Il bilancio '97 delle new entry Pr«a< di offer ADR 11. QC CSP 15.0C ARQUATI 2.2S ZUCCHINI 10.4C ITTIERRE 4.8C MANULI RUBBER 5.65 ERG 6.0C DEROMA 10.0C SEAT 64 IDRA PRESSE 4.3C AMGA 1.3C SADI 5.4( IRCE 9.7t INTERPUMP 5.8( fi DOPO il vuoto assoluto della prima metà del decennio, a partire dal '95 la Borsa italiana ha iniziato a vivere, dal punto di vista del numero di nuove matricole, una stagione di crescita. Effetto delle grandi privatizzazioni, ma anche del fatto che le medie imprese operanti nel settore industriale sono tornate ad affacciarsi su Piazza Affari. ULTIME ARRIVATE Il '95 ha visto 12 matricole di Borsa, di cui 8 medie imprese industriali, il '96 quattordici (sempre 8 le medie imprese industriali) mentre, dall'inizio dell'anno, sono approdate sul listino altre 11 società (a consuntivo dovrebbero risultare 13, considerando il sicuro approdo di Cembre e quello probabile di Air Europe). A cui si devono aggiungere Algol e Formula, le prime due aziende italiane a quotarsi sull'Easdaq, il mercato telematico paneuropeo dedicato alle medie imprese del continente. Un piccolo passo per risolvere le anomalie di una Borsa che capi¬ talizza soltanto il 25% del Pil italiano, contro una media europea del 33% e il 120% dei tre Paesi più avanzati (Usa, Giappone e Gran Bretagna). AGEVOLAZIONI A favore dell'ingresso di nuove società sul listino hanno giocato il momento positivo del mercato azionario, il successo delle privatizzazioni statali e delle prime matricole (Ima, Brembo e Bulgari) ma anche motivi fiscali: la legge Tremonti ha aperto la strada della quotazione a molti gruppi (grazie allo sgravio Irpeg del 16%), il Consiglio di Borsa ha deciso una sostanziale riduzione dei costi di ammissione e la recente riforma fiscale conferma l'interesse del Governo all'arricchimento del listino (la «dual income tax» prevede forti sconti per le imprese di nuova quotazione). CALCIO E MODA Tanto che il numero di matricole sembra destinato a crescere nel '98, con la Borsa che riscuote for¬ te interesse anche in nuovi settori come quello delle società calcistiche e dei grandi stilisti (Ittierre, Bulgari e Gucci sono già presenti). E Milano sembra riuscita a frenare il fenomeno delle società che si quotano direttamente a Wall Street (le ultime sono state Gucci e De Rigo nel '95). Ma intanto, dopo Eni 3 e il maxi-collocamento Telecom, facciamo il punto su quanto accaduto nel '97. FORTE INTERESSE Dall'inizio del '97 il listino si è arricchito, come detto, di 11 nomi nuovi. Oltre a Hdp (la vecchia Hpi), sorta dalla scissione di Gemina, e Seat (nata da una costola di Telecom Italia), abbiamo assistito all'approccio con il mercato di 9 società industriali. Tra queste, alcune aziende di piccole dimensioni e 2 pesi medi come Erg e Aeroporti di Roma. In pochi casi si è ripetuta l'euforia dei primi collocamenti (vedi Esaote, che il primo giorno di quotazione ha segnato un prezzo superiore del 52% a quello di offerta al pubblico). Ma, in generale, tutte le matricole hanno riscosso un forte interesse sul mercato, con grande attenzione sia tra gli investitori professionali che tra i risparmiatori. Tanto che, in quasi tutti i casi, il primo prezzo è stato uguale o maggiore a quello del collocamento, con punte superiori al 20% per Adr ed Erg. CASSETTISTI Storicamente l'investimento di tipo più speculativo (acquistare in sede di Opv e vendere il primo giorno di quotazione) si è mostrato quasi sempre vincente (in generale, il risultato dipende soprattutto da quanta domanda degli investitori istituzionali non è stata soddisfatta dal collocamento, cosa che si riverbera in Borsa nei primi giorni). Per gli investitori meno interessati al mordi e fuggi il quadro è differente: in alcuni casi rendimenti superiori al 300% (Bulgari e Tim), ma parecchi titoli valgono meno del prezzo iniziale di collocamento, con capitali che si sono più che dimezzati, come nel caso di Stayer. OROSSI CALIBRI Maggiori sono le dimensioni dell'impresa, più è facile rimanere soddisfatti. Sembrerebbe banale, ma questo è uno dei primi insegnamenti che arrivano leggendo la storia di tre anni di opv. Nella classifica delle migliori performance troviamo infatti ai primissimi posti nomi come Eni, Tim, Bulgari, Mediolanum e Gucci. E anche nel '97 tra i maggiori successi troviamo le due aziende di maggiori dimensioni (Erg ed Adr). PERFORMANCE La società che gestisce i due aeroporti della capitale vale sul mercato circa 2000 miliardi e ha reso in pochi mesi il 50% (metà del guadagno è stato realizzato all'approdo sul mercato, l'altra metà in seguito). Un rally impressionante, che si è arrestato solo a causa delle recenti difficoltà dei mercati azionari mondiali. Ma che potrebbe ripartire, date le interessanti opportunità future (pensiamo, ad esempio, al Giubileo del 2000, ma anche alla possi-

Luoghi citati: Giappone, Gran Bretagna, Hdp, Milano, Roma, Usa