Un elicottero per far evadere il capomafia

Catania, piano sventato Catania, piano sventato Un elicottero per far evadere il capomafia CATANIA. Un altro piano di evasione dal supercarcere di Bicocca è stato sventato in extremis. A fuggire, grazie ad un elicottero che avrebbe dovuto calare un verricello in uno dei cortili del carcere, avrebbe dovuto essere uno dei boss di primo piano della mafia catanese. Forse Aldo Ercolano, nipote di Nitto Santapaola; ma tra i sospettati ci sono anche Francesco Mangion e Santo Mazzei. L'indagine, tenuta segreta dai magistrati della procura antimafia di Catania, è scaturita dal casuale ritrovamento di una piantina del carcere nel corso di una perquisizione. Nella pianta c'era segnata con una «X» una delle celle della zona riservata ai detenuti sottoposti al 41 bis e una scritta: «io sono qui». La piantina è stata trovata da alcuni agenti della guardia di finanza negli uffici di un'agenzia di disbrigo pratiche gestita da Giuseppe Guarrera, arrestato lo scorso 3 dicembre per truffa. Interrogato, Guarrera ha detto di non sapere nulla della pianta del carcere. Il titolare dell'inchiesta, U sostituto Fabio Scavone, ha disposto una perizia calligrafica sulla scritta, nel tentativo di individuare l'autore. Nella cella indicata sarebbero stati ospitati altri boss di spicco, tra cui Santapaola. [f. a.l

Persone citate: Aldo Ercolano, Bicocca, Fabio Scavone, Francesco Mangion, Giuseppe Guarrera, Guarrera, Santapaola, Santo Mazzei

Luoghi citati: Catania