In Cile avanza la destra

Alle politiche Alle politiche In Cile avanza la destra SANTIAGO DEL CELE. In Cile il governo di centro-sinistra del presidente democristiano Eduardo Frei ha conservato la maggioranza assoluta, ma l'opposizione di destra avanza. Alle elezioni politiche l'alleanza governativa «Concertazione per la democrazia» ha perso 4,08 punti, scendendo dal 54,66 al 50,55% rispetto alle elezioni del 1993, mentre la coalizione dell'opposizione di destra «Patto unione per il Cile» ha registrato un incremento di ben 8,29 punti, dal 28,42 al 36,37%, e il partito comunista è salito di 1,48 punti, dal 4,99 al 6,47%, portando al 7,04 per cento il «Pacto de izquierda» formato insieme alla nuova Alleanza popolare e agli indipendenti di sinistra. Gli ecologisti del partito umanista hanno ottenuto il 2,86% e il partito di destra «Patto Cile 2000» ha conquistato il 2,06%. La formazione di maggioranza relativa rimane il governativo partito democratico cristiano, con il 22,9 per cento, seguito da Rinnovamento nazionale (destra, 16,9%), Unione democratica indipendente (destra, 14,1 ), partito per la democrazia (centro-sinistra, 12,5), partito socialista (governo, 11,1), partito comunista (6,7), partito radicale socialdemocratico (governo, 3,1) e partito umanista (2,8). Il tasso di voti nulli e schede bianche è stato del 18,25 per cento, un dato che va cumulato alla mancata registrazione al voto di un milione di elettori giovani, Alla Camera la coalizione governativa avrà 70 seggi contro 50, mentre al Senato, pur avendo avuto più voti, si troverà in minoranza per l'esistenza di nove senatori designati e di un senatore a vita (l'ex dittatore, generale Augusto Pinochet). [AdnKronos-Dpa]

Persone citate: Augusto Pinochet, Eduardo Frei

Luoghi citati: Cile, Santiago