Giustizialo dall'Età in un bar

Colpito alla nuca da un sicario. Aznar: «Non cederemo mai al negoziato» Colpito alla nuca da un sicario. Aznar: «Non cederemo mai al negoziato» Giustizialo dall'Età in un bar Leader dei popolari nei Paesi baschi MADRID NOSTRO SERVIZIO «José Luis Caso Cortina, tu sarai il prossimo». Era il 14 luglio scorso e i muri della basca Renteria, a due passi dal contine francese, erano tutti imbrattati di queste minacce contro Caso, un ex operaio dei cantieri navali di 64 anni in pensione, l'unico assessore comunale popolare in una zona in cui l'organizzazione indipendmjtisca basco-spagnola Età è da sempre fortissima. Caso non si era piegato al terrore, era apparso fiero in tv ribadendo la sua voglia di fare politica. Ma l'Età mantiene sempre le sue sinistre promesse. Una pallottola 9 millimetri Parabellum sparatagli a bruciapelo alla nuca lo ha freddato giovedì notte alle 23 in un bar di Irun, ove viveva. Una pallottola sparata contro tutto il partito popolare del premier Aznar e contro tutta la Spagna democratica. L'assassinio di Caso, uno dei fondatori del partito popolare (destra-centro) dei Paesi Baschi nell'82, è caduto come una mazzata proprio in un giorno, il 12 dicembre, in cui la Spagna commemorava due tra le più efferate «azioni» etarras, l'autobomba di Saragozza dell'87 (11 morti in una caserma della Guardia Civil, tra cui cinque bambine) e quella del '95 a Madrid contro un furgone di operai della Marina (6 morti). Caso era un simbolo del partito di Aznar, che sin da quando andò al potere nel maggio del '96 ha sempre ribadito che non tratterà mai con l'Età. L'assessore, sposato, padre di due figli e già nonno, aveva sempre ri¬ fiutato la scorta e giovedì sera, come sempre, stava bevendo una birra nel bar «Trance» di Irun. Il locale era quasi deserto, la vittima era appoggiata al banco, dando le spalle all'ingresso. Tutto il partito popolare basco era in allarme rosso. Venerdì 5 un commando dell'Età aveva cercato di far fuori un altro assessore comunale di San Sebastian, Elena Azpiroz, che era però riuscita a sventare l'attentato perché aveva messo in pratica le misure di sicurezza che il partito di Aznar aveva consigliato a tutti i suoi 23 mila assessori: un «manuale antiEta» di 35 pagine, diffuso dopo l'assassinio, lo scorso 12 luglio, del consigliare popolare Miguel Angel Bianco. Un etarra incappucciato è entrato, si è diretto verso Caso e gli ha sparato alla testa. Poi si è dileguato insieme con un complice, che lo aspettava alla porta, facendo perdere le sue tracce in una Irun in cui l'Età e il suo braccio politico Herri Batasuna (Hb) la fanno da sempre da padroni. Il coraggioso assessore è morto sul colpo, in un mare di sangue. Il suo corpo è rimasto fino all'alba nel bar, mentre sul luogo dell'attentato (Caso è il 14° politico ucciso dal '59 dall'Età, il terzo popolare dal '95) accorrevano tutti i politici baschi. La risposta è stata immediata. Il primo vicepremier Alvarez Cascos è apparso in tv all'1,30 di notte ricordando: «L'Età, come sempre, ha com¬ piuto l'unica cosa che sa fare, provocare morte e tristezza con la sua vigliaccheria e con il criminale stile del tiro alla nuca». E ieri da Lussemburgo, ove partecipava al Consiglio europeo, Aznar sottolineava: «Se con questo assassinio l'Età pretende di farci cambiare idea, sappia che non cederemo mai alla negoziazione». Ma, al di là delle condanne di tutti i partiti spagnoli (tranne, come sempre, Hb) e, per la prima volta, dell'intero Consiglio europeo, l'assassinio di Caso significa un'ulteriore dichiarazione di guerra al partito di Aznar, in una regione in cui a stento cerca di far dimenticare le sue odiate origini franchiste. Ieri in tv il segretario dei popolari baschi Carlos Iturgaiz cercava di rin- cuorare i suoi militanti, che sanno di essere ogni giorno, 24 ore su 24, nel mirino dell'Età, ricordando loro di mettere in pratica le misure di sicurezza. Oggi alle 17 i democratici baschi scendono in piazza a San Sebastian per protestare contro il 13° morto ammazzato dall'Età nel '97. Ma Hb, dopo che i sindacati filoindipendentisti hanno annullato una manifestazione prevista per oggi e uno sciopero di due ore lunedì di protesta per la carcerazione dei 23 membri del comitato centrale di Hb, sfila da sola a Bilbao, sempre alle 17. Ed Hb, cioè l'Età, porta in piazza almeno 50 mila etarras. Gian Antonio Orìghi Operaio pensionato era da tempo nel mirino dei terroristi Sopra, José Luis Caso Cortina A sinistra, il cadavere viene portato via dal bar dell'attentato

Luoghi citati: Bilbao, Lussemburgo, Madrid, Paesi Baschi, San Sebastian, Spagna