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«Milano scorda piana Fontana» No a commemorazioni ufficiali per il 28° anniversario della strage «Milano scorda piana Fontana» L'Anpi contro la giunta: ci ha negato la sala MILANO. Niente commemorazioni ufficiali in Comune, per il 28° anniversario della strage di piazza Fontana. La richiesta era stata fatta a palazzo Marino dai vertici dell'Anpi e dalle altre associazioni partigiane. Ma il Comune ha detto no, parteciperà solo con un gonfalone alle cerimonie sul luogo dove il 12 dicembre '69 sono morte 16 persone. «Si è preferito evitare possibili strumentalizzazioni di parte - spiega Massimo De Carolis, presidente del Consiglio comunale, un tempo tra gli animatori della Maggioranza silenziosa ho proposto di fare una riflessione in Consiglio su tutto il drammatico periodo degli anni di piombo, perchè estrapolare da quel periodo un solo episodio, l'unico di cui non si è fatta ancora chiarezza, avrebbe sicuramente portato a strumentalizzazioni». Il no di palazzo Marino provoca la reazione di pds, verdi e Rifondazione. Il capogruppo del partito di Bertinotti, Umberto Gay, mette nel mirino l'intera giunta: «La città deve riflettere su chi ha eletto a governare questa città». Durissima la reazione anche di Tino Casali, presidente dell'Anpi. «L'iniziativa non era solo nostra, l'aveva caldeggiata anche il Comitato antifascista per l'ordine repubblicano. C'erano stati incontri con il sindaco Albertini e con il vicesindaco De Corato. Volevamo solo un consiglio comunale straordinario e il corteo fino a piazza Fontana, davanti alla sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura. E' incredibile, 28 anni dopo la strage c'è chi inventa cavilli e difficoltà, mentre Milano aspetta ancora la verità per quei morti». In polemica con il comune, arriva l'offerta da parte del presidente della Provincia, Livio Tamberi, che mette a disposizione una sala «per ricordare e riflettere su mi evento che ha ferito Milano colpendo cittadini inermi», [r. m.] La strage di piazza Fontana nella quale morirono 28 anni fa 16 persone