Un vescovo a fianco dei guerrieri del latte

I/albero dei frutti d'oro Vicenza, la Chiesa assolve i Cobas. Arrivano i primi rimborsi, ma l'Ue mette sotto accusa l'Italia Un vescovo a fianco dei guerrieri del latte «Mungere e vendere ilprodotto è un vostro diritto» VICENZA. Rimborsi e solidarietà ai produttori di latte: la restituzione dell'80% delle multe pagate per gli eccessi di produzione nel '96-'97 è cominciata, confermano gli allevatori del presidio vicentino di Vancimuglio. E dalla Chiesa arrivano parole di consenso. Il vescovo di Vicenza Pietro Nonis, ex prorettore dell'Università di Padova ed ex presidente della facoltà di Lettere, ha indirizzato una lettera dattiloscritta di 80 righe a Ruggero Marchioron, portavoce dei Comitati spontanei produt- tori agricoli che da 23 giorni stazionano proprio a Vancimuglio, ai margini dell'autostrada A4 Serenissima, tra i caselli di Vicenza-Est e Grisignano di Zocco. «Ho capito le vostre ragioni e sono dalla vostra parte», è in sintesi il messaggio del vescovo, che prende le distanze da ogni forma di protesta violenta. «Spero che a Natale - ha scritto monsignor Nonis - vediate accolte le vostre giuste richieste, affinché possiate mettere sotto il portico i trattori, far rientrare nelle stalle le mucche, mungere e portare in latteria il buon latte che avete il diritto di produrre e di vendere». Nonis ricorda di essere figlio di contadini e di schierarsi con la gente dei campi, ma aggiunge: «La Chiesa non approva il ricorso alla violenza o la sospensione dei pubblici servizi (che comporta tra l'altro il disagio di cittadini incolpevoli) e neppure l'intervento violento delle forze dell'ordine, le quali in ben altri casi di agitazioni sociali del passato, anche recente, non sono giunte a forme così cospicue di repressione: forse perché, come qualcuno ha fatto notare, gli allevatoricoltivatori non hanno oggi riferimenti così rassicuranti e potenti, in sede politica, quali potevano essere quelli di altri tempi». La giornata registra poi la protesta dei Cobas del latte nel Mantovano, dove una quarantina di trattori si sono schierati a Marcaria e hanno allestito un presidio lungo la statale che collega Mantova a Cremona. «Voghamo far sapere ancora una volta al governo che il decreto sulle multe non ci piace - dicono gli allevatori -. Siamo pronti a restare qui sino al 2 febbraio, data di conversione in legge del decreto». Intanto, prosegue il presidio lungo la linea del Brennero, a Villa Poma. Ieri mattina gli allevatori hanno fermato per cinque minuti il Pendolino diret- to a Bologna e un treno locale. A far visita agli allevatori, domenica si è presentato a sorpresa il vescovo di Mantova monsignor Egidio Caporello, che si è intrattenuto mezz'ora con loro, ascoltando le ragioni di una protesta che prosegue ormai da tre settimane. Nuovo, breve blocco anche sull'Aureha, a Nord di Roma. Intorno alle 11,45, i manifestanti hanno piazzato i trattori sulla carreggiata, dove si sono formate lunghe code di auto in entrambi i sensi di marcia. Il blocco è stato tolto dopo circa mezz'ora. Sempre a Roma, circa cento allevatori hanno dato vita nel pomeriggio alla prevista processione in onore della Madonna Immacolata. Contenuti i disagi per gli automobilisti: il traffico è rimasto interrotto per non più di un quarto d'ora. Mentre c'è attesa per l'incontro con le commis¬ sioni Agricoltura di Camera e Senato, in programma alle 14,30 di oggi, il comitato spontaneo degli allevatori ha chiesto al questore di Roma l'autorizzazione a distribuire gratis il latte giovedì. Sul fronte politico è da registrare il messaggio del presidente del Consiglio. «Capisco il problema degli agricoltori - ha detto Romano Prodi -. Spero solo che loro comprendano che c'è un momento in cui la serietà che io uso è a favore loro, non mio. Per me sarebbe comodo perdonare ogni colpa, ma poi loro ritornerebbero nell'incertezza e nel caos». Domani, infine, la Commissione europea aprirà nei confronti di Italia e Spagna una procedura d'infrazione che, nel caso dell'Italia, interesserà il «passato» delle quote latte, ossia la situazione antecedente l'approvazione del nuovo decreto. [r. cri.] diritto di produrre e di vendere». Nonis ricorda di essere figlio di contadini e di schierarsi con la gente dei campi, ma aggiunge: «La Chiesa non approva il ricorso alla violenza o la sospensione dei pubblici servizi (che comporta I/alb Una manifestazione dei Cobas del latte A sinistra il vescovo di Vicenza Pietro Nonis

Persone citate: Egidio Caporello, Madonna Immacolata, Mantovano, Nonis, Pietro Nonis, Romano Prodi, Ruggero Marchioron