«Caro Kohl, queste tasse ci ammazzano»

«Caro Kohl, queste tasse ci ammazzano» L'INDUSTRIA TEDESCA «Caro Kohl, queste tasse ci ammazzano» BONN. Drammatico appello degli industriali tedeschi al governo Kohl e ai partiti di opposizione: senza una riforma fiscale che preveda, a tempi stretti, serie riduzioni del carico per le imprese, l'economia del Paese non riuscirà a rimanere concorrenziale, e il mercato del lavoro non potrà rimettersi in moto. «Bisogna spezzare la spirale funesta fra alte tasse, investimenti ridotti, disoccupazione in aumento e basso gettito fiscale», si legge nell'appello pubblicato ieri dalla «Welt am Sonntag» e firmato dai principali esponenti dell'imprenditoria tedesca: dal presidente dell'associazione industriali Hans Olaf Henkel a Ferdi¬ nand Piech (Volkswagen), Gerhard Cromme (Hoesch-Krupp), Volker Jung (Siemens), HansDietrich Winkhaus (Henkel). Anche l'ipotesi di compromesso presentata dall'Spd al governo che prevede fra l'altro una «insignificante riduzione delle aliquote maggiori e contemporaneamente una forte riduzione di quelle inferiori» viene considerato inadatto a risolvere il problema della disoccupazione di massa, che ha di nuovo superato in questi giorni la soglia dei 4 milioni e quattrocentomila persone senza lavoro. I nuovi dati ufficiali sulla disoccupazione verrano resi noti domani a Norimberga.

Persone citate: Gerhard Cromme, Hans Olaf Henkel, Hoesch, Kohl, Krupp, Piech, Sonntag, Volker Jung

Luoghi citati: Norimberga