La prudenza entra nel tempio dei motori

Bologna, folla strabocchevole per la prima domenica della kermesse di auto, moto e camion Bologna, folla strabocchevole per la prima domenica della kermesse di auto, moto e camion La prudenza entra nel tempio dei motori Al Motor Show test in pista e virtuali di guida sicura bologna DAL NOSTRO INVIATO Per capire perché ci si tortura in coda alle 9 del mattino della domenica, intruppati da una ragnatela di tubi opachi, bisogna prendere un compasso, centrarlo su Bologna e tararlo su un raggio di circa 3 ore d'auto. In quel cerchio è contenuta una delle zone a più alta densità automobilistica del mondo. Sì, del mondo. Allora si capisce la febbre delle migliaia di giubbotti e berretti che si ammassano al Motor Show, 22" edizione. Dallo scooterino alla Ferrarona, da 1 a 12 cilindri, purché faccia brum brum o vrom vrom. Chiedetelo a Elio, 19 anni, che ha dormito appena per essere puntuale all'apertura. Siede sul palco della «Guida sicura» sponsorizzata dalla Gilera e parla a fatica. E' emozionato. Lo stanno intervistando davanti alla folla e spiaccica: «Sì, ho capito che è la precisione, non la velocità. E' la precisione l'importante». E' appena sceso dal motorino, l'istruttore gli ha insegnato a fare l'totto» e lo «slalom». Alla fine una decina di palette verdi si è sollevata e il verdetto è stato un unanime «ok». L'hanno promosso. Può tornare nel mondo vero, che gli dicono - non bisognerebbe scambiare per una pista. L" sorprendente il Motor Show. A "he quest'anno espone mostri da culto a 2 e 4 ruote, da 100,200,300 cavalli e oltre, e pullula di circuiti in cemento e postazioni virtuali intitolati alla sicurezza. Come quella dell'Alfa Romeo, che ha piazzato un paio di 146 davanti a 2 megaschermi. La fila per provare s'allunga. Adesso è il turno di Leonardo Angelini e Giulio Figus, meno di 40 anni insieme. L'istruttore in stile dj grida nel microfono: «Vai così, più gas. Ora, stacca alla prima delle 2 esse. Attento!». Una sbandata e la gente fissa lo schermo da videogame che in scala 1:1 simula un percorso stradale. Alla fine vince Giulio, guida più costante e pulita. Avanti gli altri, sperando che qualche frammento di quei suggerimenti resti, anche il sabato sera, dopo la discoteca. E' sorprendente il Motor Show, perché ci sono tantissimi ragazzini, adolescenti che recitano a memoria i dati tecnici delle Formula 1, e che aspettando la patente vogliono emozionarsi con 5 minuti al volante. Sei visitatori su 10 hanno tra i 17 e i 24 anni e cercano l'occasione per stringerne uno oppure salire su qualcosa che si muova. Tra gli stand di auto, moto, camion e accessori pullulano i videogames da sala giochi, quelli per le sfide cattive, tutto il contrario della guida sicura, e fuori le Land Rover targate Carnei Trophy si riempiono di passeggeri con il naso scintillante di piercing. Non chiedono altro che farsi sballottare su e giù, tra tram¬ polini e tronchi d'albero. Avanti un altro. Il Motor Show è davvero sorprendente perché la maggior parte del popolo che s'incolla ai motori e alle carrozzerie con la stessa emozione con cui i monaci tibetani osservano le danze delle farfalle arriva con decine di treni speciali, anziché in auto, e si immerge in una kermesse d'alta tecnologia, da 100 miliardi, con il meglio della produzione italiana e mondiale, che fa di tutto per assomigliare a una disco¬ teca romagnola. Radio 101 e Radio Dimensione Suono sparano rock, il martellamento è onnipresente ovunque e ci sono gli show dal vivo, come sul palco della tenera «La Prima», la bici elettrica, dove una ragazza che si sogna Madonna intona «I'm crazy for you». Ma la voce si perde nel frastuono delle note altissime, del boato ritmico della folla, delle impetuose colonne sonore dei video. «Vi aspetto qui», grida una biondina e si accascia su una Yamaha 4 tempi. Il fidanzato contmui pure a saltellare da un padiglione all'altro. E' mezzogiorno e i 110 mila metri quadrati della manifestazione sono saturi. A volte sembra di non vedere più nulla, se non zainetti multicolori ondeggianti nel ritmo di Jovanotti e delle Spice Girls. Il Motor Show è sorprendente anche per questo, perché questo evento febbrile di giovani è un universo maschile, dall'età dei brufoli all'età della barba mal rasata. Le ragazze sono per lo più dall'altra parte, in vetrina, con braccia e gambe in vista, a volte con la parrucca blu, a volte con il corpetto giallo e nero. Trucco quasi sempre esagerato. Le aggrediscono per un poster della Renault o un dépliant dell'Aprilia, ma non si fa in tempo a scoprire se la tipa che sorride tutta denti ha il wonderbra o no. La ressa rende disattenti. Dicevano donne e motori, ma i motori le schiacciano. Alle 11 Alba Parietti ha tenuto a battesimo il convegno «Camionisti, passione e fatica» e nessuno se l'è filata. Poche decine di volenterosi, lei che fa cascare il microfono e ricorda quando un critico tv la soprannominò «la madonna dei camionisti»: «Io ne vado orgogliosa». Peccato. Ci sono stati tempi migliori. Qui i divi del giorno sono Alex Zanardi e Fabrizio Giovanardi, che si è esibito su Alfa 156 gruppo N. L'altro ieri, all'apertura, l'impazzimento era scoppiato per Jacques Villeneuve. Oggi ci sarà Jarno Trulli e mercoledì Valentino Rossi. Il passaparola funziona, anche se si è assaliti dalla sensazione di non riuscire a vedere tutto, che il Motor Show sia troppo di troppo. Ecco perché ogni visitatore, in media, ci passa un tempo record di 5 ore e mezza, con grande soddisfazione degli organizzatori della Promotor. Gli altoparlanti annunciano la vittoria nei kart deU'equipaggio Montermini-Sani-Fisichella e a Marco, bolognese di 24 anni, viene voglia di tornarci, oggi. Sorprese del Motor Show. Gabriele Beccaria ETA' MEDIA 26 anni DA 17.A 24 ANNI 59% DA 25 A 34 28% DA 35 A 44 10% OLTRE 44 5% DIRIGENTI E IMPRENDITORI 11% IMPIEGATI E INSEGNANTI 18% COMMERC1ANTI E ARTIGIANI 13% OPERAI E TECNICI 21% STUDENTI 33% ALTRIMESTIERI 4% UOMINI 89% DONNE 11% Grande ressa al Motor Show il salone che s,i è aperto sabato a Bologna e finirà il 14 dicembre

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