Autonomi e Irpef, sarà battaglia

Approvato il maxi-emendamento, la Finanziaria va alla Camera. Il nodo resta la previdenza Approvato il maxi-emendamento, la Finanziaria va alla Camera. Il nodo resta la previdenza Autonomi e Irpef, sarà battaglia Parte l'esodo in banca, farmaci a prezzi europei ROMA. Dopo il via libera votato dalla commissione Bilancio della Camera alla Finanziaria con il maxi-emendamento sulla previdenza e al ddl di bilancio (entrambi approvati con 26 sì contro 18 no di Polo e Lega), la manovra economica che schiuderà all'Italia le porte dell'Europa di Maastricht approda domani all'esame dell'aula di Montecitorio. Ma non sarà una passeggiata, perché l'opposizone, dal Polo alla Lega, ha già preannunciato una dura resistenza nel tentativo di modificare ancora la manovra del governo Prodi, specie per quanto riguarda il regime previdenziale dei lavoratori autonomi, dove possono trovare alleati anche nelle file dei popolari. Il Polo ha confermato, inoltre, che ripresenterà in aula l'emendamento sulla riduzione fiscale a partire dal '99 utilizzando gli eventuali risparmi sulla spesa per interessi del debito pubblico conseguiti grazie all'adesione all'euro. Il governo ha parzialmente accolto le richieste del Polo che però vuole estendere gli sperati benefici anche alle aziende, quindi su tutti i redditi e non solo quelli Irpef. Il vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, il ccd Delfino, ha alzato invece la linea di fuoco sulle pensioni degli autonomi, definendo «scandaloso» l'atteggiamento del governo e sollecitando l'abbassamento di un anno (da 58 a 57) dell'età pensionabile. Per centrare questi obiettivi, Delfino ha annunciato una «durissima opposizione in aula». Ma questi tamburi di guerra non sono presi molto sul serio dalla Lega Nord che con Giancarlo Giorgetti ha lamentato anzi le numerose assenze del Polo al momento del voto in commissione. «Noi della Lega eravamo cinque deputati, sempre presenti - ha lamentato Giorgetti -. Metà del Polo invece era assente». E così sarebbe stata resa possibile l'approvazione dell'emendamento' del governo sul Welfare che altrimenti sarebbe stato a rischio. Dal fronte della maggioranza, al di là di un generale apprezzamento per l'approvazione della Finanziaria, arrivano però anche segnali di disagio sulla previdenza degli autonomi. Sia dal popolare Duilio che da Villetti (Si) e Testa (Rinnovamento italiano) arriva l'auspicio che si trovi una soluzione adeguata anche per commercianti e artigiani ponendo fine alle discriminazioni tra «figli e figliastri». Un movimento quasi generale, perciò, che ha spinto anche il capogruppo in commissione Bilancio della Sinistra Democratica, Cherchi, ad annunciare la disponibilità della maggioranza a ridurre il limite pensionabile a 57 anni. «E' un clima positivo, la Finanziaria sta procedendo secondo quanto previsto», annuncia con soddisfazione il ministro del Lavoro, Treu. Una soddisfazione giustificata dopo che in commissione è stato superato, pur con qualche fatica, lo scoglio delle modifiche migliorative per gli esuberi nelle ferrovie (accolte positivamente da sindacati confederali ed autonomi) e per le pensioni di bancari, insegnanti e piloti, oltre ai 2400 miliardi di sgravi fiscali destinati al Sud. A parte il «nodo» ancora irrisolto degli autonomi (con l'incognita dell'atteggiamento di Rifondazione comunista), la manovra uscita dopo il passaggio in commissione Bilancio registra alcune novità al di là del capitolo previdenziale. E' aumentato, ad esempio, il tetto per la spesa farmaceutica (che sale da 11 .800 miliardi a 12.200) riducendo la parte a carico delle Regioni dal 14 al 10 per cento. Inoltre dal 1° luglio '98, i prezzi dei farmaci saranno determinati sulla media europea. Farmindustria dà, però, un giudizio negati¬ vo delle nuove norme, smentendo di aver stipulato alcuna «intesa» con il ministro Rosy Bindi. Fra le altre novità, ricordiamo, in sintesi, lo sconto accordato per i computer nelle scuole (400 mila lire per ogni apparecchio, a metà fra Stato e aziende costruttrici), l'unificazione delle tariffe Internet su tutto il territorio per dare un impulso alla informatizzazio¬ ne. Inoltre, per il settore del commercio è stata estesa la «rottamazione» (ossia deduzione in tre anni delle spese per la ristrutturazione dei negozi) a estetisti, pasticcerie e produttori di mobili. Aumento di fondi, poi, a favore delle assicurazioni per le casalinghe, l'integrazione al minimo per le pensioni di reversibilità alle vedove, i fondi destinati ai «pre¬ cari» nella scuola, gli investimenti alle piccole imprese commerciali, al Cnr e per la ricostruzione delle aree terremotate nell'80. Confermato, infine, in commissione l'emendamento in base al quale il credito d'imposta per l'acquisto di veicoli non si applica alle aziende che attuano riduzioni di personale non concordate con i sindacati. [p. pat.] MEZZOGIORNO. Previsti sgravi per 2.400 miliardi nel biennio, di cui 2.000 per la fiscalizzazione degli oneri sociali. FARMACI. Il tetto per la spesa farmaceutica nel '98 sale da 11.800 miliardi a 12.200, riducendo la parte o corico delle Regioni dal 14 crf 10%. Dal primo luglio '98 i prezzi saranno determinati in base alla media europeo. IRPEF. Il governo si è detto disponibile od accogliere la richiesto del Polo di convertire in una riduzione Iwwsffj fiscale i risparmi sulla spesa per interèssi del debito. ADDIZIONALE COMUNI. Viene anticipata al '99 la possibilità per i Comuni di aumentare l'addizionale irpef fino allo 0,5% COMPUTER. Le scuole avranno uno sconto di 400 mila lire sull'acquisto di ogni computer. | INTERNET. Prevista la tariffa ùnica in tutta Italia. EDILIZIA. Le detrazioni del 41% per le ristrutturazioni sono estese all'edilizia rurale, mentre scende dal 20 al 10% l'Iva sulla manutenzione per l'edilizia residenziale pubblica. BOLLO MOTORINI. Fino a 125 ce costerà 37 mila lire, oltre questa cilindrata si pagheranno 1.700 lire per ogni kW di potenza: le grandi moto subiranno aumenti fino all'80%. PENSIONI, COMPUTER, BOLLI; COMI CAMBIA LA FINANZIARIA w Dal marzo '98 sarà attivato un fondo per gestire gli esuberi, con un piano di ammortizzatori (mobilità, cig, pari timo, contraiti di solidarietà, prepensionamenti) da attuare entro il 2001. Dal '98 potranno andare in pensione d'anzianità i ferrovieri in eccedenza con 53 anni di età e 24 di contributi (oppure con 30 anni di contributi). Il requisito dell'anzianità contributiva salirà a 25 anni nel '99, a 26 nel 2000 e a 27 nel 2001. Dòpo anche per i ferrovieri varranno le nuove regole. Gli istituti di credito in crisi potranno stipulare accordi con i sindacati per favorire l'esodo dei dipendenti attraverso l'erogazione di indennità ad hoc. Ciò in attesa che decolli il fondo per la gestione degli ammortizzatori sociali previsto dalla Finanziaria '97. raggiungono i requisiti per la pensione tra ottobre e dicembre potranno uscire con la finestra valida per l'anno in cui hanno maturato il diritto, senza attendere il settembre dell'anno successivo. La possibi di godere di una parte della pensione in forma di capitale viene concessa solo a chi ha almeno 30 anni di contributi e comunque raggiunge quota 89 (e non più 87) tra età anagrafica e anzianità contributiva. Commercianti e artigiani giovani, che cominciano un'attività, godranno di uno sconto del 50% sui contributi per due anni (dovranno versare il restante 50% nei successivi 4 anni). Resta invece ferma a 58 anni l'età per l'accesso alla pensione di anzianità, ma una riduzione a 57 anni potrebbe essere introdotta in aula.

Persone citate: Cherchi, Comi, Giancarlo Giorgetti, Giorgetti, Rosy Bindi, Treu, Villetti

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma