Buttiglione: gli ex missini non collaborano con noi

Il segretario Ccd «Il carisma di Berlusconi non basta a costituire un progetto politico» Buttiglione: gli ex missini toh collaborano con noi OROMA NOREVOLE Buttiglio ne che impressione ha tratto dalla direzione di An? «Che il problema di Fini è prima di tutto quello della classe dirigente, e lui lo ha individuato con chiarezza. Non si tratta di cambiare i libri, della biblioteca, ma di avere dirigenti con il cuore e la testa nel presente. Questo implica una cultura non ancorata a riferimenti superati. Ciò significa, per esempio, che i democratici cristiani non devono essere visti come dei nemici da umiliare. Una classe dirigente di An che la pensasse in questo modo produrrebbe lo sfascio del Polo. E purtroppo, in periferia, c'è tutta la vecchia classe dirigente del Movimento sociale che non ci tollerava quando eravamo soprammobili, e che adesso che siamo cresciuti fa ancora più fatica a collaborare con noi». Questa è la sua analisi per no) altro outsider insieme a Menia). Più indefinito il discorso riguardante la segreteria organizzativa per Verona, che potrebbe essere la camera di compensazione per gli assetti interni, in attesa che la conferenza programmatica delinei quelli futuri. Sabato sera, Fini affermava quel che riguarda An. e per il Polo in generale? «Lì il problema è di trovare una sintesi. Non ci si deve attestare su posizioni stataliste, né sul liberismo esasperato che nega la domanda di solidarietà. Non vorrei fare "Cicero prò domo sua", ma la dottrina sociale cristiana offre oggi il modello più intelligente, perchè coniuga mercato e solidarietà. 11 modello è la Germania non cosi com'è, ma come la vogliono trasformare Kohl e Waigel. Poi il centrodestra dovrebbe aprire una grande e vera stagione federalista. Il risultato della Bicamerale, in questo senso, è insoddisfacente». Ma Fini ha avuto parole durissime, in direzione, nei confronti della Lega. «Io parlo di federalismo non per fare la corte alla Lega, ma perché voglio che le comunità territoriali si autogovernino realmente. Questo è federali- di non aver deciso ancora le dimensioni del1 organismo: viene data per sicure., comunque, la partecipazione ai Altero Matteoli, attualmente responsabile dell'organizzazione. Non viene escluso, inoltre, che agli ex colonnelli possa essere offerta questa nuova chance. La conferenza di Verona, del resto, potrebbe essere l'occasione per la nascita di un nuovo «correntone», un'«area del presidente» cui si iscriverebbero di fatto tutti coloro che approveranno la svolta modernizza trice della «Fiuggi 2». [r. i.] smo autentico. Perciò, se Forza Italia, sul tema della solidarietà, deve cedere ad alcune istanze della destra sociale, da parte sua An deve cedere sui federalismo». Secondo lei quali dovrebbero essere le prossime mosse del Polo? «Ognuno, intanto, deve porre ordine in casa propria e riorganizzarsi le idee». E questo, per quanto riguarda il Cdu. che cosa significa? «Significa portare a compimento l'unificazione con il ccd e aggregare i democratici cristiani». A proposito di democratici cristiani. Casini, ai contrario di lei. non è d'accordo con iniziative come quella di Piccoli. «A quella riunione c'era gente giovane, con voglia di futuro». C'era anche Forlani. «Certo, c'erano pure importali ti rappresentanti della de. Comunque noi non vogliamo fare una nuova democrazia cristiana autosufficiente: i nostri voti sono nel centro destra e lì devono rimanere. Quando parlo di "centro" penso anche ad altri interlocutori. Per esempio, io sono favorevole all'idea di Francesco Cossiga che vorrebbe creare un soggetto moderato». Al centro delio schieramento c'è anche Forza Italia, ma dalle elezioni amministrative in poi tra il movimento di Berlusconi, ccd e cdu ci sono stati momenti di vera e propria tensione. «Diciamo che c'è stato qualche scatto di nervi comprensibile ma che va superato». Sempre a proposito di centro, come colloca Forza Italia rispetto al processo di unificazione di ccd e cdu? «Veramente è la collocazione di Forza Italia che non è sempre chiarissima. Se quelli di Fi vogliono fare il centro insieme a noi facciano le loro proposte. Ma Forza Italia deve capire che se fa parte del centro non è da sola: è con noi. Se invece Forza Italia decide di stare a destra, deve sapere che anche lì non è sola, ma insieme ad An. Di tutto ciò deve essere conscia». [m. t. m.] Il segretario Ccd «Il carisma di Berlusconi non basta a costituire un progetto politico» Il segretario Cdu «Gli azzurri? 0 stanno con noi o stanno a destra Ma da soli non hanno senso» Già fatte le convocazioni La decisione prima di Verona Da sinistra: Adolfo Urso, Tommaso Foti e Alfredo Mantovano

Luoghi citati: Fiuggi, Germania, Verona