Strage di operai, già libero l'investitore

Lo strano rapimento di uno steward Sassari, respinta la richiesta di arresti domiciliari. Commozione ai funerali delle 6 vittime Strage di operai, già libero l'investitore «Non ero ubriaco, Ivho visti all'improvviso: perdonatemi» SASSARI. «Chiedo perdono ai familiari dei morti e ai feriti. Ma vi prego, credetemi, non ero ubriaco al momento dell'incidente»: parla con tono basso e stanco Marco Carta, all'uscita dal carcere. Ieri è tornato in libertà il meccanico trentunenne che sabato mattina è piombato con la sua auto su una sessantina di operai diretti verso lo stabilimento petrolchimico di Porto Torres e che avevano abbandonato il bus per soccorrere la giovane uscita di strada con la sua utilitaria. Secondo il giudice per le indagini preliminari non c'è pericolo d'mquinamento delle prove. Sempre ieri, nella tarda mattinata, sei bare coperte di fiori lasciavano, in un silenzio surreale, la chiesa di Santa Maria di Betlem, a Sassari, fendendo una folla immensa - diecimila persone - seguita dal presidente della Regione, Federico Palomba, dal sindaco della città turritana, Anna Sanna, e da quella dei paesi del circondario nel quale vivevano le vittime. Grandesso A PAG. 9

Persone citate: Anna Sanna, Federico Palomba, Grandesso, Marco Carta

Luoghi citati: Porto Torres, Sassari