OGGETTI E FOTOGRAFIA L'ARTE DELLE INSTALLAZIONI

OGGETTI E FOTOGRAFIA OGGETTI E FOTOGRAFIA L'ARTE DELLE INSTALLAZIONI Le urnefunerarie di Martin Hiddink e le croci bianche di Per Barclay LA fotografia diventa arte. Sempre più spesso gli artisti usano la fotografia come mezzo di espressione, e l'immagine dell'obiettivo spesso va a sostituire la pittura e la scultura. Due esempi di questa nuova modalità di ricerca sono presenti in queste settimane a Torino. Alla galleria The Box, Martin Hiddink, olandese, riunisce in un'unica installazione oggetti ed immagini fotografiche. La ricerca dell'artista indagala memoria, il viaggio, l'addio. Due scatti rappresentano l'artista, vestito con le cerate dei pescatori, su una scala, di giorno e poi di notte sotto la pioggia, sulle scogliere di Dover. Una doppia immagine che rivisita la memoria della pittura fiamminga. Ma Hiddink ha deciso di non usare i pennelli e i giochi di luci vengono riproposti attraverso la stampa fotografica. In mezzo ai due autoritratti, su un tavolino, posate e legate tra loro, sei urne funerarie (foto a sin.) e su ognuna compare in vetroceramica, come sulle tombe, un ritratto di un componente della famiglia dell'artista: madre, padre e fratelli. Sul retro i dati: nome, sesso, età. fì l pSe Hiddink usa la fotografìa per raccogliere la sua memoria intima e artistica, Per Barclay, norvegese, usa le immagini come le installazioni esposte alla Galleria Persano per raccontare il continuo fluire delle azioni e dei pensieri attraverso lo spazio e la storia. Entrando, su una parete, è appesa una grande fotografia che ripropone un corridoio della galleria con il pavimento interamente coperto dì olio. Barclay, fin dagli inizi del Novanta, sceglie degli spazi che inonda con il liquido nero e che poi fotografa per testimoniare una dimensione alterata del luogo come delle luci. In un'altra sala ancora uno scatto fotografico: una lunga sequenza di croci bianche di un cimitero di guerra, simbolo dei tanti conflitti. Di fronte tre «omini», realizzati con un calco di un cranio in bronzo, che emettono suoni metanici mentre ogni quattro minuti una ghigliottina, simbolo della cesura, prima e del dopo, attraversa, con un forte sibilo, una stanza; e dentro due bare di plexiglas volano piume bianche. Lisa Parola Martin Hiddink, The Box, via Tasso 13/c; 15,30/19,30, chiuso domenica e lunedì, tel. 4362100. Per Barclay, Persano, piazza Vittorio Veneto 9, 16,30/19,30, mattina su appuntamento, tel. 835527. Patrizia Mussa espone fino al 14, nella Fondazione per la fotografia, in via Avogadro 4, immagini frutto della ricerca realizzata per il volume «Famiglia e Palazzi. Dalle campagne piemontesi a Torino capitale barocca» (Paravia/Gribaudo). Scalinate, facciate e saloni dei palazzi nobiliari in Torino e provincia, con testi di storia ed architettura, di un gruppo di esperti.

Luoghi citati: Dover, Torino