E'proprio piccola anzi mini

Curiosità per la biposto frutto dell'accordo tra Mercedes e Swatch Curiosità per la biposto frutto dell'accordo tra Mercedes e Swatch E'proprio piccola, anzi mini Nella prossima primavera la sfida della Smart BOLOGNA. Fra le «prime» italiane del Motor Show c'è anche lei, la city-coupé: la Smart, per Swatch Mercedes Art. Futuristica due posti cittadina, lunga appena 250 cm, larga 1,45, si offre con aria sbarazzina in sgargiante arcobaleno di livree bicolori: grigio argento o nero per le parti a vista della scocca; giallo, rosso, nero e quant'altro piaccia per la «pelle», carrozzeria in plastica, facilmente sostituibile quando si vuole cambiare non tutta l'auto ma solo il «vestito». La Smart è il frutto di investimenti per oltre 2400 mibardi di lire, nell'ambito di una compartecipazione tra la Mercedes-Benz e la società svizzera SMH (oggi 81 e 19% di quota) che nell'aprile '94 ha dato vita alla MCC, Micro Compact Car AG, con sede a Biel, in Svizzera. La commercializzazione, in contemporanea sui principali mercati europei, italiano compreso, è prevista in primavera, obiettivo 200 mila unità/anno a regime. La produzione è avviata. Nello stabilimento Daimler-Benz di Marienfelde (Berlino), dove vengono costruiti i motori: 130 mila entro l'anno. E nella «Smartville» creata dal nulla nelle campagne di Hambach (Francia), centro di assemblaggio all'avanguardia per ecologia e layout organizzativo: 4 «bracci» disposti a croce, destinati ai montaggi di sottogruppi preassemblati a cura dei fornitori/partner estemi. A sottolineare la portata dell'evento anche in chiave politica di partnership tra grandi Stati mittel-europei, il classico taglio del nastro per l'inaugurazione, lo scorso 27 ottobre, è stato affidato al presidente francese Chirac e al cancelliere tedesco Kohl. Del resto sul progetto Smart ruotano un bel gruzzolo di miliardi, di interessi e di speranze per nuovi posti di lavoro: 16 mila fra diretti e indiretti, dicono le cifre, comprese le 2000 persone che verranno occupate ad Hambach e gli addetti alla rete di vendita. Entro 0 '98, 104 Smart Center in Europa, di cui 23 in Italia. Torniamo alla Smart. Partirà con tre versioni turbobenzina: base, intermedia e «lusso», motorizzate con un 3 cilindri di 600 ce, overboost (fino al 10% di coppia in più) e intercooler aria/aria, per 55 Cv di potenza, accelerazioni 0-60 e 0-80 km/h in meno di 6 e circa 10 secondi, velocità massima limitata a 130 km/h; consumo medio 4 litri per 100 km. Verso fine anno ecco le turbodiesel, sempre 3 cihndri, 995 ce e iniezione diretta, prestazioni analoghe. Per tutte cambio «Softip», sequenziale a 6 marce automatizzato, realizzato in collaborazione con la Getrag e la Fichtel 8- Sachs (frizione). I prezzi? Ovviamente sono da definire, anche se si parla di uno base di circa 17 mihoni di lire. Previsione di vendita, sulle 20 mila unità entro il 98, attorno alle 40 mila nel 2000. Se tutto andrà come da programma, per allora sarà pronta anche la versione «ibrida», Diesel-elettrica, vero punto di arrivo del progetto Smart. Raffaele Sanguinei!

Persone citate: Biel, Chirac, Fichtel, Kohl, Raffaele Sanguinei

Luoghi citati: Berlino, Bologna, Europa, Francia, Hambach, Italia, Svizzera