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Rilancio Maserati, Lamborghini cresce Rilancio Maserati, Lamborghini cresce terrari a tutto sprint nella terra elei motori della produzione. Primo mercato gli Usa davanti alla Germania. La Gran Bretagna, l'anno scorso al quarto posto, ha scavalcato l'Itab'a con un boom di vendite (+25%, meglio di Usa e Germania: +10% e +8%). Ma tirano anche i mercati dell'Estremo Oriente e del Sud America, cui il presidente Montezemolo ha dato un forte impulso. Se la Ferrari fila a tutto sprint, in quel di Maranello si prepara il rilancio della Maserati. La Casa modenese è ora in mano al Cavallino. Il nuovo assetto societario permette di realizzare interessanti sinergie (ad esempio, l'approvvigionamento delle componenti o la verniciatura delle scocche), anche se marchi, prodotti e reti commerciali rimarranno ben differenti. La Maserati ha costruito quest'anno 700 vetture. Attualmente lo stabilimento è fermo, e tale rimarrà sino al primo marzo. Lo scopo è di ristrutturare gli impianti, portandoli al massimo livello di efficienza nell'ottica della qualità del prodotto. Oggi la Casa del Tridente ha due linee di carrozzeria (berlina 4 porte e coupé 2+2) e di motori (V6 e V8, entrambe con doppio turbo). A Maranello si lavora per il futuro, dunque, futuro che si tradurrà nel prossimo anno in un nuovo modello disegnato da Giugiaro e, successivamente, in una ulteriore edizione della Quattroporte, regina delle ammiraglie italiane. Infine, la Lamborghini. La piccola Casa di S. Agata Bolognese, con le energiche cure dell'amministratore delegato Vittorio Di Capua, sta crescendo dopo un lungo, tormentato periodo. Nel 1997 sono state prodotte 250 vetture ( + 10% rispetto al '96) e, finalmente, il bilancio è tornato in attivo: 8 miliardi (pari al 10% del fatturato) possono sembrare pochi, ma sono un segno importante di inversione di tendenza. Qui è esposta la GT2, una variante corsaiola (motore di 6 litri, 640 Cv) della Diablo, che potrebbe successivamente concretarsi in versione stradale. Ma il '98 porterà la super Diablo, erede di questo modello. Più avanti la «baby Diablo», una berlinetta più piccola destinata a maggiori volumi. Gianni Rogliatti