«Basta con le occupazioni»

Appello del Papa «Vite degne ai rimpatriati» «Protestate pure, ma riaprite le scuole: quéste interruzioni nuocciono soprattutto a voi stessi» «Basta con le occupazioni» L'appello di Berlinguer agli studenti Ma la protesta continua da Bolzano a Roma A Cuneo gli insegnanti di un istituto scrivono ai genitori degli allievi «Assenti per imitazione» ROMA. Cari studenti, protestate pure, ma senza occupazioni e autogestioni che nuocciono soprattutto a voi stessi. Manifestate il vostro dissenso, ma fatelo «ordinatamente», senza interrompere le lezioni. Il ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer lancia un appello agli studenti: basta con le occupazioni, «riaprite le scuole, uscite dalle forme di lotta che vi separano e vi dividono». Dopo aver incontrato gli studenti che vogliono maggiori finanziamenti alla scuola pubblica, ma chiedono che tale rivendicazione si esprima «nel contesto di una regolare vita scolastica», dopo aver ricevuto appelli di docenti e genitori che chiedono la riapertura delle scuole occupate, il ministro è arrivato a questa conclusione: «Ritengo importante la partecipazione degli studenti da protagonisti alla discussione sulla scuola e sulle proposte di riforma e su quelle in corso. Sono però altrettanto convinto che sia possibile discutere e - perché no - protestare senza con ciò interrompere le lezioni». La risposta degli studenti non si è fatta attendere. «Se Berlinguer ritiene che le occupazioni e le autogestioni siano vecchie forme di mobilitazione allora ci dica come gli studenti possano incidere nel merito delle',sriforme» ha detto Antonio Ragonesi, responsabile nazionale della Sinistra giovanile del Pds. A margine della protesta studentesca, sul «conto» del ministro Berlinguer arriva una «frecciata» dell'Osservatore Roma- no: «Sulla scia di un best-seller della narrativa più recente, il ministro è andato dove lo portava il cuore». L'Osservatore ha così commentato la parziale retromarcia di Berlinguer che ha dichiarato a «Radio anch'io» di considerare ora un errore la circolare con cui 9 mesi fa aveva invitato i presidi a celebrare il 60° della morte di Gramsci. CU INSEGNANTI SCRIVONO. Oltre al ministro, anche i docenti scendono in campo con una loro iniziativa. A Cuneo i professori di una deUe scuole occupate dagli studenti, l'istituto commerciale «Bonelli», hanno avviato la controffensiva. In un documento hanno spiegato alle famiglie dei loro allievi che l'agitazione dei loro figli, indetta per protestare contro il progetto di equiparazione della scuola pubblica a quella privata, «è nata senza un'effettiva consultazione», proclamata soprattutto su comportamenti imitativìÌ,V,s0ftì!^ discutere il problema:, Intanto qualcuno comincia a preie$re le lezioni alla protesta. Eyfl caso degli allievi dell'istituto per geometri «Gallo» che hanno sospeso . l'occupazione. Rinviato pure il I corteo previsto ieri per le strade di Cuneo. La manifestazione è stata rimandata a martedì prossimo. CORTEO A ROMA. Oggi a Roma i ragazzi lanciano la controffensiva. Alle 9,30 da piazza Esedra, per giungere fino a piazza Ss. Apostoli, partirà un corteo degli studenti promosso dal coordinamento studentesco Zeroincondotta di Rpma con l'adesione di Azione studentesca e del coordinamento scuole di periferia. Il corteo non si fermerà ad una proposta generica contro le proposte di Berlinguer per la riforma della scuola, ma tenderà a portare in primo piano il progetto di «colonizzazione culturale» che il ministro ed il governo dell'Ulivo celano dietro le circolari su Gramsci e il '900. Un corteo inusuale anche per la scenografia che gli studenti hanno organizzato: maschere e costumi da antichi romani, da cavalieri del Medioevo, da giacobini, percorrerai^ ^corteo per simb(|!£§g#| giare un$ Storia che non si cancella cjS&un decreto, una memo-ria nazionale che non pdoosseré distrutta, un'identità nazionale forte che la scuola deve valorizzare e non ignorare in nome di dogmi pseudo-progressisti. «Lo avevamo già detto precedentemente, Berlinguer è come Bossi - ha dichiarato Sara De Angelis di Azione studentesca -. Se U capo della Lega vuol dividere l'Italia, Berlinguer la vuole cancellare, smembrando la scuola». LE ALTRE PROTESTE. Originale la formula «inventata» in quattro istituti di Pescara: durante 'il giorno gli studenti attuano l'occupazione autogestita, ma dopo leore 20 tutti'tornano a casa.' A Bolzano ieri gli studenti hanno occupato le due biblioteche cittadine per protestare contro la proposta di sostituire lo studio della storia nazionale con la storia locale. Manifestazione anche davanti al provveditorato. Infine a Napoli, sempre ieri, sono scesi in piazza 10 mila studenti per manifestare contro il progetto di equiparazione della scuola pubblica a quella privata. APPELLO DB VERDI. Un appello al governo perch^J^gcolti jfle richieste degli stùaenti in flotta» giunge dal deputato PaoloICento (verdi) che ha incontrato ieri gli studenti del liceo classico Kant, nella periferia di Roma, che da dieci giorni stanno occupando l'istituto. [a. tor.l