In carcere il partito dell'Eta

Poche ore prima fallisce a San Sebastiani l'attentato a un leader del partito popolare, ferita la guardia del corpo Poche ore prima fallisce a San Sebastiani l'attentato a un leader del partito popolare, ferita la guardia del corpo In carcere il partito dell'Età Arrestati 19 dirigenti di Henri Batasuna MADRID. In uno dei giorni piì importanti della lotta contro il terrorismo dell'organizzazione indipendentista basca Età Militar, quando la polizia giudiziaria stava per arrestare, per la prima volta nella sua ventennale storia, i 23 membri del suo braccio politico Herri Batasuna - condannati lunedì scorso a sette anni di galera per «collaborazione con la banda armata Età» -, un «talde» (gruppo di fuoco) del comando etarra «Donosti» ha voluto rendere palese la «linea di condotta» che i terroristi baschi seguiranno come risposta alla sentenza: un attentato contro il partito popolare del premier Aznar, proprio a Donosti (San Sebastian in basco), dove nel '95 Età uccise un prestigioso leader popolare, Gregorio Ordonez, amico personale del premier. Ma la vittima scelta per l'attentato (una amministratrice locale del Partito popolare del premier José Maria Aznar) si è salvata, mentre è stato ferito gravemente un agente di scorta. Ore 9,15 a San Sebastian, il capoluogo dove Herri Batasuna (HB), ha ben il 18 percento dell'elettorato. Elena Azpiroz, assessore comunale, si affaccia alla finestra prima di recarsi in Comune. Dal balcone vede una coppia sospetta, nella proletaria e periferica calle Amara. I due etarra, che appartengono al gruppo di fuoco del «commando Donosti», gira vicino ad un'auto, una Ford Escort bianca, piazzata nei pressi da giorni. Dona Elena, trentenne, avvisa la ertzaintza, l'efficacissima polizia regionale basca, e la sua guardia del corpo. José Mar'ia Lobato, 27 anni, s; avvicina ai due sospetti per idencificarli. Il «gruppo di fuoco» sfodera un fucile a canne mozze e spara a bruciapelo. Un panettone lascia 26 schegge nella testa di Lobato. Trasportato all'ospeda¬ le «Nuetra Senora de Aranzazu», l'agente salva la pelle, anche se è ancora gravissimo e probabilmente perderà la vista. Ma la mattinata sanguinaria pianificata da Età avrebbe potuto avere un bilancio tragico. Nei pressi di Calle Amarra, a quell'ora, erano appena entrati in classe decine di bambini in una «ikastola», una scuola in cui si parla solo basco. E' a cento metri dalla casa della Azpiroz e nei pressi c'è un ospizio di vecchi. Prima delle 10 scoppia la Ford Escort. Per una frazione di secondi, Età non ha commesso una nuova strage pianificata a tavolino. Alle 13,10, la Ertzaintza entra nella sede di HB di Donosti ed arresta 8 membri di HB che stanno aspettando di andare in galera. Momenti di fortissima tensione. Centinaia di suoi militari stanno aspettando i «Cypaios» (lo spregiativo con cui Età chiama la polizia regionale basca, lo stesso nome delle truppe coloniali indigene che collaboravano con l'esercito inglese nell'India di Kipling). Pugni in alto, slogan come «democrazia e libertà per i Paesi Baschi» e, pro¬ rompente, «Viva Età Militar». Gli 8, tra cui il sinistro Alvarez, entrano nei cellulari. Stesse scene, durante il pomeriggio, a Vitoria e Bilbao. In tutto, le forze dell'ordine basche arrestano 19 membri, su 23, di HB. Gli altri stamattina a Pamplona. La differenza nella data degli arresti è motivata dal fatto che non tutti gli ordini di detenzione sono stati emessi contemporaneamente. Intanto tutta la Spagna oramai è in allarme rosso. Gian Antonio Origlia Gli altri quattro condannati saranno arrestati stamattina Poliziotti in azione dopo l'attentato di ieri

Persone citate: Alvarez, Aznar, Gian Antonio Origlia, Gregorio Ordonez, Henri Batasuna, José Maria Aznar, Kipling

Luoghi citati: Bilbao, Donosti, India, Madrid, Paesi Baschi, San Sebastian, San Sebastiani, Spagna