Olio la Puglia apre la guerra

13 Strade bloccate dai trattori, scontri: i produttori chiedono controlli al governo Olio, la Puglia apre la guerra «Basta con le importazioni, no alle continue sofisticazioni» BARI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Strade bloccate dai trattori, ferrovie occupate, quintali di olive scaricati sull'asfalto, scontri tra favorevoli e contrari alla protesta. E dopo la provincia di Bari, i trattori arrivano a Taranto, oggi. «Saranno centinaia, e nulle i manifestanti» annunciano i promotori. Quella di oggi è una manifestazione organizzata dalla Cia, che insieme alla Confagricoltori e la Coldiretti ha scatenato questa protesta con l'obiettivo di ottenere dal governo (oggi pomeriggio è in programma una riunione con il ministro delle Risorse agricole Michele Pinto) controlli severi sui sofisticatoli che mettono sul mercato olio di scarsa qualità, limitazioni alle importazioni e infine aiuti al settore. Perché - dicono gli agricoltori - la sovrapproduzione ha fatto crollare i prezzi. Un anno fa un chilo di olio costava 10 mila lire. Oggi, 5000. Un quintale di olive costava dalle 120 alle 170 mila lire. Oggi, dalle 20 alle 50 mila. E così ieri l'agricoltura di Puglia, la prima regione italiana nella produzione di olio extravergine di oliva, è scesa sul sentiero di guerra con il medesimo stile degli allevatori per le quote latte. Corteo di trattori a Grumo Appula, blocchi stradali a Palo del Colle, sulla statale 96 (fra Toritto e Bari), a Bitonto e Andria. Binari occupati a Grumo e a Giovinazzo. A Sannicandro, durante la riunione del consiglio comunale, quintali di olive sono stati scaricati davanti al municipio. A Terlizzi qualche scontro tra il fronte della protesta e gli agricoltori che, non accogliendo l'invito alla manifestazione, sono ugualmente andati al lavoro nei campi. Oggi si replica in provincia di Tarantcr. AdAvetrana arriveranno i trattori. A meno di novità positive da Roma, dove il ministro incontrerà gli agricoltori, la protesta dovrebbe andare avanti. \ «Bisogna fissare regole severe» dice Paolo Nigro, vicepresidente nazionale della Coldiretti. «Quelle attuali sono fin troppo elastiche e permettono anche a chi non ne produce di commercializzare olio extravergine di oliva». Nel chiedere controlli sulle raffinerie che lavorano la sansa e «mettono sul mercato olio extravergine», Nigro tira in ballo il capitolo-importazioni. «Sul mercato italiano arrivano in un anno 700 mila tonnellate di olio. L'Italia ne produce 450 mila. L'altro proviene perciò dall'estero, soprattutto dal Nord Africa, anche attraverso passaggi intermedi in Paesi comunitari. Diviene così europeo e finisce sul mercato con marchio italiano». Gli agricoltori chiedono controlli anche nei porti (quelli pugliesi e quello di Genova) e mettono sotto accusa la Grecia e la Spagna, la quale ha triplicato la sua produzione danneggiando le aziende italiane. La Puglia coltiva attualmente 354 nula ettari, le aziende sono 252 mila. Producono in totale 2,3 milioni di quintali di olio extravergine. Bastano questi numeri a comprendere perché la protesta divampi proprio qui. Oltre al divieto di importare prodotti dai Paesi extracomunitari (limitatamente alle campagne olivicole), gli olivicoltori pugliesi attendono aiuti con il ritiro dell'olio eccedente dal mercato e i conseguenti finanziamenti. «Chiediamo un intervento straordinario» dice Nigro, il quale sottolinea che «l'Italia ha perso nell'ultima annata 400 miliardi di aiuti comunitari: 200 solo la Puglia». E spiega: «Se un paese dell'Unione Europea supera le sue quote d'olio, la riduzione degli aiuti viene ripartita su tutti gli altri Stati. E così al primo danno - il prodotto non italiano arrivato sul nostro mercato - se ne aggiunge un secondo: il calo dei finanziamenti». Anche la giunta regionale si è schierata accanto agli agricolto¬ ri. L'assessore Mario De Cristofaro invoca un decreto legge «che preveda l'obbligo di indicare sulle etichette la provenienza dell'olio. Insisteremo sul ministro finché non avremo risposte certe e documentate sulle rivendicazioni». Tonio Aitino Quintali di olive sono state buttate sull'asfalto «La sovrapproduzione ha fatto crollare i prezzi» Oggi un incontro a Roma con il ministero Un momento della manifestazione di protesta dei produttori di olio

Persone citate: Mario De Cristofaro, Michele Pinto, Nigro, Paolo Nigro, Sannicandro