Asti respinge Brosio

Bloccato dal preside, doveva parlare di giornalismo Bloccato dal preside, doveva parlare di giornalismo Asti respinge Brosio «Non può entrare nel suo liceo» ASTI. Porte sbarrate per Paolo Brosio nel suo vecchio liceo. Ieri mattina era atteso dagli studenti dello scientifico «Vercelli» per parlare di televisioni e giornalismo. Ma è stato bloccato dal preside: «Mi spiace, i professori non sono d'accordo». Brosio, nato ad Asti 41 anni fa, diventato famoso con i suoi servizi «en plein air» su Tangentopoli al TG4 e ora animatore di «Quelli che il calcio» con Fabio Fazio (Raitre), ha studiato al «Vercelli» per tre anni. Poi si è trasferito in Toscana con la famiglia. Inoltre il padre, professore di inglese, ha lavorato per trent'anni nel liceo astigiano. «Il legame con quella scuola era molto forte - dice Brosio - Lì avevo i miei migliori amici. Ho trovato il mio primo amore. Questo rifiuto mi ha ferito nel cuore». Qualcuno ha ricordato le difficoltà scolastiche di Don Milani descritte nel film-tv appena mandato in onda da Raidue. «Quasi quasi divento Don Brosio - ha commentato il giornalista - e scrivo anch'io una letterina ma ai professori dello Scientifico. Ne avrei di cose da dire. Ma guarda tu se dovevano farmi una cosa simile». Brosio ieri è venuto ad Asti per presentare il suo libro «Schiusmi, ai em en italian giornalist» (Mursia). Il programma della promozione prevede anche incontri nelle scuole superiori. «Siamo stati già in decine di città - ricorda Sergio Bollani della Mursia - e non abbiamo mai incontrato la minima difficoltà. Questo rifiuto ci ha molto sorpresi, anche perchè fino alla sera precedente sembrava tutto a posto». «Forse alcuni professori hanno pensato che volevo vendere il mio libro a scuola - aggiunge Brosio - ma non è così. Il libro si vende in libreria. A me interessa soprattutto incontrare i ragazzi. E' la parte più bella di questo lavoro, poter incontrare la gente, i giovani, idee e stimoli sempre nuovi». «Non abbiamo voluto portare i volumi a scuola proprio per evitare malintesi - precisa Bollani - D'altra parte il libro di Paolo ha venduto bene, oltre ventimila copie in quattro mesi. Non sono le quaranta copie che avremmo potuto vendere in una scuola che ci interessavano». La dimostrazione si è avuta in un'altra scuola astigiana, l'istituto magistrale «Monti», dove Brosio ha raccontato, davanti ai ragazzi galvanizzati, gioie e dolori del giornalista, delle difficoltà di fare televisione. Anziché libri sono stati distribuiti dei buonisconto. [c. f. ci Paolo Brosio animatore della trasmissione tv «Quelli che il calcio»

Luoghi citati: Asti, Raidue, Toscana