Un commissario al Moulin Rouge di E. St.
Un commissario al Moulin Rouge PARIGI Scioperi, licenziamenti, disaffezione del pubblico: il cabaret nella bufera Un commissario al Moulin Rouge Amministrazione controllata nel tempio del varietà PARIGI NOSTRO SERVIZIO Tempi difficili per le piume e le paillette parigine. Se ne sta accorgendo anche il celebre Moulin Rouge, il teatro che ha visto il debutto di Mistinguette nel 1907 e costretto ieri ad affidare la sua sorte all'amministrazione controllata per evitare di chiudere i battenti. A mettere in difficoltà il cabaret, considerato come uno dei simboli della vita notturna della «Ville Lumière», è uno sciopero del personale tecnico. Un conflitto sociale scoppiato la sera del 9 novembre quando durante lo spettacolo alcuni dipendenti erano saliti sul palcoscenico per far conoscere le loro rivendicazioni salariali. Un «numero» fuori programma che non era affatto piaciuto alla direzione. Onesta aveva reagito fulmineamente licenziando in tronco i 19 macchinisti, elettricisti e costumisti che avevano osato portare in scena i loro problemi sindacali. Da allora,, rien ne va plus. Il personale tecnico licenziato manifesta ogni sera davanti all'ingresso principale del music-hall, costringendo gli spettatori a utilizzare un accesso secondario. Il tribunale di Parigi è intervenuto, su richiesta del sindacato, e non solo ha inflitto una multa di 30 mila franchi, 9 milioni circa, ma ha anche imposto alla direzione di avviare negoziati con i tecnici licenziati. Incapace di risolvere la vertenza, la direzione ha ora giocato la carta dell'amministrazione controllata nella speranza di uscire dall'impasse prima dell'inizio del 1998 e di poter far fronte ai primi tre mesi dell'anno, periodo «tradizionalmente diffìcile» per il cabaret. E' probabile però che il conflitto sociale non sia che una, e forse nemmeno la maggiore, difficoltà dello storico cabaret. Gli spettacoli music-hall, che sono stati una delle glorie della città, non godono più dello stesso prestigio e devono battersi con la concorrenza di mille altri intrat tenimenti. Così l'Alcazar ha dovuto chiudere le porte nel 1991 e le Folies Bergères non hanno più la loro rivista di ballerine in paillette ma ospitano solo prò duzioni esterne. Già una volta il Moulin Rouge, creato nel 1889, anno dell'Esposizione Universale, dai fratelli Oller, ha dovuto inchinarsi davanti ai gusti del l'epoca e trasformarsi in cine matografo dal 1929 al 1951 per poi rinascere come teatro del music-hall. La «bufera» attuale s'è abbattuta sul Moulin Rouge proprio mentre il cabaret sta preparando un nuovo spettacolo da 15 miliardi di lire, con cui fare il proprio ingresso, sempre con seni nudi, piume e paillette, nel terzo millennio. Il problema oggi però sembra quello di arri varci. [e. st.]
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