Nomine scatta il «rosso» di Ippolito

Mancino e Violante: per l'Antitrust la decisione spetta soltanto a noi Nomine, scatta il «rosso» Mancino e Violante: per l'Antitrust la decisione spetta soltanto a noi ROMA. Oggi approda in Consiglio dei ministri la nomina del giurista Enzo Cheli a presidente dell'Authority delle comunicazioni. Prodi e D'Alema sono d'accordo. Ma la decisione molto probabilmente sarà rinviata. Non tanto per il no di Rifondazione e verdi, quanto per la netta presa di posizione dei presidenti di Camera e Senato e per la tacita disapprovazione del Capo dello Stato. Mancino e Violante si sono sentiti «scavalcati» dalle indiscrezioni che abbinano la nomina di Cheli all'Authority a quella di Francesco Paolo Casavola all'Antitrust. Violante dichiara: «Tale scelta spetta al presidente del Senato e a me». E Mancino, di rincalzo: «A me nessuno ancora... ha chiesto niente, né credo che nessuno possa ordinare niente. La scelta verrà compiuta in piena autonomia». E secondo il verde Paissan «si è tentato di condizionare pesantemente l'autonomia dei presidenti delle Camere». Anche Scalfaro appare insoddisfatto. Secondo alcuni, il presidente della Repubblica avrebbe preferito che Casavola andasse all'Authority. E tutto lascia immaginare che ne abbia parlato con Prodi, ricevuto ieri sera al Quirinale per il rituale colloquio alla vigilia del Consiglio dei ministri. Ippolito A PAG. 2

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