«Guida golosa» La bussola dei sapori del Piemonte di R. Cri.

«Guida golosa» «Guida golosa» La bussola dei sapori del Piemonte TORINO. Settecento pagine dedicate a tutti quelli che non vogliono rinunciare ai piaceri della buona tavola. Una vera bussola dei golosi, contro l'«appiattùnento del gusto»: così si presenta la sesta edizione della «Guida critica & golosa al Piemonte 1998» realizzata da Paolo Massobrio, giornalista, vice curatore della Guida de l'Espresso con Edoardo Raspelli. Massobrio, con la sua équipe di collaboratori, ha voluto mettere in risalto il Piemonte del gusto in tutti i suoi aspetti. D territòrio regionale, da sette anni, da quando è nata la rivista di sopravvivenza gastronomica Papillon che recensisce con i faccini sorridenti o arrabbiati i locali provati in incognito da Massobrio & Co, ha incominciato ad essere passato ai raggi X. E nella Guida Critica & Golosa, alla fine di un anno, appaiono solo i locali che hanno raggiunto almeno il. giudizio sufficiente del «faccino normale». Ristoranti, ma non solo. La guida non dimentica i salumi eccelsi, i formaggi a denoniinazione di origine dei piccoli malgari, la carne di razza piemontese venduta in cascina, i prodotti degli rltimi veri artigiani piemontesi. Come, ad esempio, le panetterie che hanno ancora il forno a legna, i mulini con le macine a pietra che danno farine d'altri tempi, i negozi o meglio le «boutique del gusto» che puntano sulla salvezza della qualità. Una guida diversa, per due motivi. Li spiega l'autore: «Primo - dice Massobrio - perché i ristoranti, le trattorie, le aziende agrituristiche, le vinerie, i negozi ed i prodotti citati, sono stati tutti provati, in incognito, e pagando il conto. Il secondo aspetto è l'idea culturale che sta sotto alla guida: evidenziare il rispetto dei prodotti tipici, dunque, della stagionalità, della certificazione, dell'origine, sono i punti di riferimento che abbiamo tenuto presenti per promuovere l'autenticità di un'offerta». Il libro di Massobrio ha «recensito» 135 ristoranti, 106 trattorie, 31 aziende agrituristiche e 8 vinerie, oltre a 100 altri «locali da ricordare». E ancora 211 negozi elio artigiani e produttori alimentari; infine 500 aziende vitivinicole e 106 posti raccomandati per fermarsi a dormire. [r. cri.]

Persone citate: Edoardo Raspelli, Massobrio, Paolo Massobrio

Luoghi citati: Piemonte, Torino