Ritratto del magistrato che ha emesso la sentenza: due passioni, bridge e Juve

Ritratto del magistrato che ha emesso la sentenza: due passioni, bridge e Juve Ritratto del magistrato che ha emesso la sentenza: due passioni, bridge e Juve D'Avossa, il giudice non schierato DMILANO I lui si conosce una sola debolezza: la passione delle carte. Il bridge, per la precisione, di cui è stato anche un campione a livello nazionale. Il giudice Edoardo d'Avossa, presidente della sezione penale del tribunale che ieri ha inflitto la prima condanna a Silvio Berlusconi, è un uomo schivo e riservato. Poco incline alle pubbliche relazioni, tanto meno con i giornalisti. Lontano dalle ribalte e dalle passioni politiche, al punto da essere uno dei pochi giudici à non appartenere ad alcuna corrente «politica» della magistratura. Insomma, il giudice d'Avossa è quel che si dice un «non catalogabile». Salernitano, cinquantatré anni, d'Avossa in almeno trent'anni di magistratura, ha percorso senza clamori ma con un rigore che gli viene riconosciuto unanimemente, tutti i gradini della carriera di giudice «giudicante»: prima pretore del lavoro, poi giudice delle indagini preliminari, quindi giudice di tribunale, sempre alla sesta sezione. Sposato con Una dirigente d'azienda, padre di un ragazzo, il giudice d'Avossa è considerato particolarmente preparato ma poco espansivo. Nutre, anche in questo caso, una moderata passione per la Juventus, unico argomento per il quale si concede qualche battuta con i collegni. Per il resto D'Avossa è off limits. Di lui a palazzo di giustizia si ricordano le sentenze da gip per la Duomo Connection, i£tìrimo procedimento (pm:Kttìa Boccassini) nel quale vennero alla luce commistioni tra mafia, tangenti e politica. Ultimamente è impegnato nel processo contro Florio Fiorini per il crack Sasea. Napoletano, e leggermente più espansivo, il giudice a latere Oscar Magi, 44 anni, due figlie piccole, da tre anni alla sesta sezione. Magi, da 20 anni in magistratura. in precedenza aveva ricoperto il ruolo di giudice istruttore e poi di gip. Si è occupato del fenomeno dei bambini slavi ridotti in schiavitù e come gip, per un breve periodo, ebbe in gestione l'inchiesta sulla corruzione tra la Guardia di Finanza. Hobbies conosciuti e praticati: nessuno. Tranne le figlie e l'ascolto della musica. Infine il collegio della sesta sezione ha potuto contare in questo processo anche su Gaetano La Rocca, siciliano, 40 anni, il più giovane. In magistratura da sette, La Rocca ha iniziato la sua carriera proprio nella sezione di D'Avossa. [r. m.J