«Un problema in più»

«Un problema in più» «Un problema in più» Mastella: ora nel Polo serve uno come Amato ROMA. Silvio Berlusconi era un problema «prima di questa sentenza e lo è anche dopo»: «Anzi, per alcuni esponenti del Polo può anche costituire un elemento in più». Clemente Mastella - presidente dei ccd va all'attacco del leader di Forza Italia. Non vuole più sentir parlare di incontrastata leadership del centrodestra e mette i puntini sulle «i» dopo il verdetto sulla vicenda Medusa, lanciando la necessità di un personaggio alla Giuliano Amato. Quella di ieri non è una sentenza che può passare inosservata nello schieramento ui centrodestra. «E' vero, ma io non ho mai fatto politica con gli aspetti giudiziari. Non intendo fare politica con le difficoltà altrui. Non voglio nemmeno commentare l'operato della magistratura. Sono incidenti, che forse hanno un peso, ma che io non voglio utilizzare». Ma questo peso sarà presente nel confronto interno al centrodestra? «Non per me. Ma è chiaro che qualcun altro, anche nel Polo, potrà farlo pesare. Le mie considerazioni risalgono a qualche giorno fa. Dopo tante sconfitte, non possiamo più andare avanti così». Nel centrodestra, però, una discussione serena non è stata ancora avviata. «Il vizio di quello che io chiamo l'ex Polo è infatti la mancanza di luoghi della democrazia. Bisogna capire che il problema non è perdere, è tentare di vincere. Così andiamo incontro a sconfitte a.ripetizione. Io lo posm so dire perché non ho capitali o aziende da difendere, rispondo solo alla mia coscienza. Qualcun altro nel Polo, invece, è contento di rimanere all'opposizione, anche per dieci anni». Pensa ad Alleanza nazionale? «Io mi rivolgo a tutti. Per ora, poi, mi interesso soprattutto dei moderati». La ricetta allora può essere quella di sostituire il leader? «Non è solo quello. Ad esempio, noi che abbiamo vinto con la politica spettacolo, siamo stati ammazzati dalla politica spettacolo. Siamo come Crono e Giove». Chi può essere il leader del Polo? «Chi è in grado di fare il centravanti, lo farà. Dovremmo scegliere specularmente all'Ulivo. D'Alema ha scelto Prodi. Noi dovremmo scegliere uno all'Amato. Un moderato che venga dall'altra parte». Lei esclude che possa essere proprio Amato il prescelto? «Certo che non lo escludo. Io faccio un identikit». Su questo progetto ci potrebbe essere il veto di An. «Nessuno vuole escludere An, ma è essenziale che il leader venga dall'area moderata. Il Polo non riesce più a fare una politica moderata, oscilla tra l'Aventino e l'ostruzionismo». Insomma, dopo la condanna, Berlusconi riceve l'ultimo colpo? «Il problema esisteva prima della sentenza. Io poi non voglio essere cattivo, voglio essere molto più generoso di molti altri uomini di Forza Italia. Non desidero la sua eliminazione, credo solo che ora debba passare dal ruolo di centravanti a quello di centrocampista. Questo mi suggerisce la storia della de. Nel suo gruppo, invece, sono in tanti a volerlo attaccare proprio ora. Io mi limito solo a dire che il problema si poneva prima e si pone anche dopo questa sentenza». Claudio Tito

Persone citate: Berlusconi, Claudio Tito, Clemente Mastella, D'alema, Giuliano Amato, Mastella, Prodi, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Roma