I Cobas: «Dai negozi sparirà il latte»

Pinto: «Non incontrerò gli allevatori, il decreto sulla restituzione delle multe non si tocca» Pinto: «Non incontrerò gli allevatori, il decreto sulla restituzione delle multe non si tocca» I Cobas: «Dai negozi sparirà il latte» Cresce la protesta, quintali rovesciati sulle strade ROMA. Uno «sciopero del latte»: è la prossima mossa che preparano i Cobas del latte che protestano per la restituzione totale delle multe. A confermare la notizia è stato il leader dei Comitati spontanei dei produttori, Giovanni Robusti. «Stiamo verificando la possibilità di trattenere quanto più latte possibile nelle aziende e di non immetterlo sul mercato». Robusti ha però criticato l'azione dei produttori che, vicino a Modena, hanno rovesciato latte sulla Via Emilia: infatti, come avevano promesso, gli agricoltori del presidio locale hanno bloccato la strada, rovesciando 1500 litri sull'asfalto. Conclusa la protesta, hanno poi ripulito la sede stradale, utilizzando un'autobotte. In provincia di Mantova, invece, gli allevatori che presidiano la linea ferroviaria del Brennero hanno versato 15 quintali di latte sui binari. E per questo la polizia è stata costretta a fermare l'Eurocity proveniente da Verona e diretto a Bologna. Inoltre, i Cobas hanno messo una vacca sui binari, a 50 metri dalla motrice. E oggi sono in programma altre proteste «a sorpresa»: «Il latte però non lo butteremo via, preferiamo regalarlo, fare della beneficenza», ha spiegato Ivano Pedrotti, dei Cobas reggiani. Sempre sul fronte della protesta, c'è stato ieri un improvviso inasprimento delle manifestazioni degli allevatori, che da sabato hanno istituito un presidio nei campi che circondano la statale Aurelia, a pochi chilometri da Roma: hanno invaso l'intera carreggiata con i loro 60 trattori. Nei presidi vicentini, invece, la giornata si è svolta all'insegna della calma. Sono arrivati a portare la loro solidarietà ai colleghi una cinquantina di allevatori di bovini da carne, a bordo dei trattori, mentre ha causato difficoltà al traffico, alle porte di Pavia, uiwtrjnanifestazione dei locali produttori di latte. I rappresentanti dei produttori hanno occupato^ parte della strada statale dei Giovi, all'uscita della città. Sul fronte politico, intanto, è arrivato il doppio «no» del ministro delle Politiche Agricole Michele Pinto: «no» alla modifica delle somme delle multe (830 miliardi) per le quote latte che saranno restituite agli allevatori dal decreto legge del governo e «no» a incontri con i Cobas del latte, «perché non ce n'è assolutamente bisogno». Mentre ieri entrava in vigore il provvedimento per la restituzione delle multe (che Bruxelles passerà al setaccio), Pinto, parlando a margine di un convegno della Confagricoltura sul florovivaismo, è stato deciso. «Non ci sarà nessuna modifica alla sostanza del decreto - ha detto -, perché non solo compiremmo un atto inutile, che saremmo costretti a revocare in quanto contrastante con la nor¬ mativa europea, ma sottoporremmo il Paese a nuovi, gravissimi danni finanziari: il tribunale di Strasburgo ci infliggerebbe pene severe, in questo caso meritate. Dobbiamo invece essere seri - ha continuato - perché è in ballo la nostra credibilità in Europa: se accontentassimo la folla che grida, il nostro Paese ne sarebbe danneggiato e io - ha sottolineato - personalmente non sono dispo- nibile a compiere gesti come questi». Pinto, che ha nominato la commissione ministeriale per le quote latte incaricata dei controlli dei contratti di circolazione delle quote, si è invece dichiarato disponibile a modificare la parte del decreto che riguarda le procedure e in questo senso ha offerto «la disponibiMtà del governo». «Noi - ha dichiarato - abbiamo fatto il massimo dello sforzo possibile e stiamo tentando di aggregare il massimo del consenso. Ma - ha avvertito -, se gli allevatori irragionevolmente dovessero rimanere sulle loro posizioni, si assumerebbero delle gravi responsabilità, insieme con le forze politiche che le sostengono». A Pinto scotta ancora la mancata conversione del vecchio decreto sulle quote latte e il ritiro da parte dell'opposizione dell'assenso alla sede deliberante al Senato, dove la scorsa settimana era cominciato l'esame del disegno di legge emendato dal governo con il capitolo <cmulte» e poi riversato nel decreto pubblicato ieri dalla Gazzetta ufficiale. «Confido - ha aggiunto il ministro - che le forze politiche riconoscano la giustezza delle proposte del governo e che tra gli allevatori tornino ragionevolezza ed equilibrio». [r. cri.] ropei ed italiani, che si incontreranno nei prossimi giorni a Bruxelles per negoziare gli eventuali aspetti controversi del decreto italiano sulle quote latte. Il portavoce del commissario europeo per l'Agricoltura, Franz Fischler, ha dichiarato ieri a Bruxelles, «che appena la Commissione avrà preso conoscenza del decreto, gli esperti lo esamineranno e, se chiarimenti saranno necessari, si chiederà al ministero delle Politiche la normativa europea. Il testo sarà esaminadagli esperti europei sotto più profili. In primluogo si cercherà di capire se le misure rientranella normativa sugli aiuti di Stato e non siaquindi in contrasto con gli articoli 92 e 93 Trattato. Sarà poi esaminata la conformità decreto con le regole d'applicazione del sistemdelle quote latte, in particolare le modalità escadenze di pagamento delle multe. [AnGrandi quantità di latte sono state rovesciate ieri dagli allevatori sulla via Emilia msspmili I DEL LATTE 105 mila gli allevatori 15 milioni di tonnellate il consumo sspoe, I ...ha ,9te9hT) «anil si milioni di tonnellate la quota italiana milioni di tonnellate l'import Grandi quantità di latte sono state rovesciate ieri dagli allevatori sulla via Emilia

Persone citate: Aurelia, Franz Fischler, Giovanni Robusti, Ivano Pedrotti, Michele Pinto