Il giorno della verità sull'oro del nazismo

Il giorno della verità sull'oro del nazismo gran bretagna Nuove rivelazioni: nel 1952 gli Usa fusero in lingotti piatti e bottoni rubati dai tedeschi agli ebrei Il giorno della verità sull'oro del nazismo Si apre a Londra la Conferenza internazionale con 41 Paesi LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sette anni dopo la fine della guerra gli Stati Uniti fusero in lingotti l'oro nazista che Hitler aveva rubato alle sue vittime: almeno 40 barre, provenienti dalle case e dagli effetti personali di privati, in maggioranza vittime dell'Olocausto. Lo indicano documenti che la Federai Reserve americana renderà noti alla «Conferenza sull'oro nazista» 240 delegati di 41 Paesi - che si apre oggi a Londra e che si concluderà giovedì. Ma anche dalla Svizzera, da sempre sul banco degli accusati per la connivenza delle sue banche con la Reichsbank nazista, emergono inattese ammissioni: la quantità d'oro nazista confluita sui conti delle banche commerciali elvetiche durante la guerra, ha rivelato ieri un rapporto preliminare della Commissione internazionale istituita dal governo di Berna, fu di tre volte superiore a quella finora stimata. La Conferenza di Londra, che si svolge sotto gli auspici della Commissione Tripartita formata nel 1946 da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia per restituire l'oro ai legittimi proprietari, si propone di scoprire il destino dell'oro rubato dai nazisti e decidere se i depositi tuttora sotto il suo controllo - 5,5 tonnellate, per un valore di quasi 100 miliardi di lire - debbano essere destinati a compensare i 300 mila sopravvissuti dell'Olocausto. La notizia americana - fusioni di piatti d'oro, bottoni, medaglie e altri oggetti personali - smentisce la tesi secondo cui l'oro riconsegnato alla Commissione Tripartita fosse composto dal cosiddetto «oro monetario» razziato dai nazisti alle banche centrali. Le cifre venute da Berna confermano invece che gli svizzeri furono i banchieri di Hitler: complessivamente, dal 1939 al 1945, i tre quarti delle transazioni di oro della Reichsbank passarono per le mani dei banchieri elvetici. [f. gal.] Lingotti d'oro con il marchio della Banca Centrale Svizzera

Persone citate: Hitler